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Ancora un episodio che ha visto vittima una cagnolina ma, questa volta, ci si è trovati di fronte a tanta umanità e bontà da parte delle persone. Nei giorni scorsi una cagnolina, è stata investita da un’auto mentre correva, si ipotizza per sfuggire all’aggressione di un branco di cani. Un’auto che stava percorrendo Via Nazionale, nei pressi del centro Mobili Cimino, si è vista attraversare improvvisamente la strada dalla cagnolina sena aver modo di evitarla. La persona al volante, secondo quanto raccontato dalla volontaria Enrica Ferricelli, si è immediatamente fermata per verificare le sue condizione e soccorrerla. Insieme all’automobilista anche una passante che si trovava nei pressi dell’incidente.
Il ragazzo, insieme alla persona che involontariamente ha investito il povero cane, in attesa di cercare il contatto giusto per intervenire, hanno cercato di fermare il sangue che fuori usciva dalle zampette del povero animale con un laccetto. Oltre alle prime cure per la cagnolina, le persone intervenute, hanno avvertito le autorità competenti dell’ASL. La cagnolina è stata poi portata, per le cure, presso lo studio veterinario della Dott.ssa Utizi che, ha inizialmente provveduto a cercare di stabilizzare le condizione e fissato le zampette rotte, in attesa di poter effettuare l’operazione necessaria agli arti che, al momento non è possibile per la presenza di gonfiore. Intanto la povera cagnetta è in cerca di stallo e di una nuova famiglia. Mentre non mancano le segnalazioni anche per ciò che riguarda la difficoltà ad individuare il servizio idoneo in casi similari.
Enrica Ferricelli, infatti, ha voluto evidenziare come, molto spesso, le persone si fermano a soccorrere i cani feriti ma poi, non sapendo chi contattare e a chi rivolgersi, lasciano i poveri animali abbandonati al loro destino. ÂÂÂ Nel suo post non manca di ringraziare le persone che, in occasione dell’incidente, si sono adoperate per aiutare la povera cagnolina ferita cercando in tutti i modi di assisterla e non hanno voluto lasciarla, nonostante le difficoltà incontrate per far fronte all’emergenza.
Anna Maria CAVA