Sala C., azione di depopolamento dei cinghiali: 22 esemplari catturati dal Got Asl di Salerno, Criuv e Cresan

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In questa estate calda che ha anche riportato diversi comuni dell’area Parco ad essere inseriti tra le aree con criticità elevata e dunque in cui si è resa necessaria un’azione più incisiva per ciò che riguarda i programma di depopolamento della fauna selvatica. L’attività vede in campo diversi enti chiamati a garantire la salute pubblica oltre che a tutelare anche il settore dell’allevamento suinicolo. Con il Gruppo Operativo Territoriale dell’Asl di Salerno, che vede in campo anche il CRIUV ossia Centro di riferimento Regionale di Igiene Urbana Veterinaria e, grazie anche al lavoro del Centro di riferimento REgionale della Sanità ANimale con il responsabile Francescantonio D’Orilia,  nei giorni scorsi è stata organizzata un’azione di cattura di cinghiali a Sala Consilina dove sono stati prelevati ben 22 esemplari di ungulati.

La cattura è stata resa possibile grazie all’istallazione di una speciale trappola che, inizialmente, è stata posta  sul terreno in attesa dell’arrivo dei cinghiali. Una cattura che, però, non è stata affatto semplice ed ha richiesto alcuni giorni di studio dei comportamenti dei cinghiali. Posizionata la rete, infatti, i responsabili hanno potuto notare la sveltezza con cui gli ungulati si alimentano del cibo posto all’interno della gabbia fuggendone poi rapidamente. È stato dunque necessario agire con estrema rapidità per riuscire a portare a termine l’operazione. Lo scorso giovedì, infatti, dopo una serie di verifiche comportamentali della specie, i responsabili del CRESAN e del CRIUV, hanno abbassato la rete della trappola denominata pig brig.

I cinghiali sono stati attirati dalla pasturazione ossia dal posizionamento di esche sia dentro che fuori dalla rete. Una volta che gli ungulati sono arrivati all’interno del perimetro della trappola, la rete è stata sollevata consentendo così la cattura di 22 cinghiali di cui 19 lattonzoli, ossia piccoli cinghiali e ben 3 soggetti adulti di sesso femminile. Una cattura eccezionale che conferma l’impegno dei vari organi in campo per la cattura e la riduzione della popolazione degli ungulati al fine anche di cercare di debellare al peste suina africana dai territori in cui  la malattia è particolarmente presente e sta causando anche notevoli danni al settore dell’allevamento suinicolo.

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