Il comune di Sala Consilina a fianco di Coldiretti contro la decisione dell’Unione Europea di sostenere l’uso e la commercializzazione di alimenti sintetici ossia realizzati interamente in laboratorio. Negli USA, sono arrivate le prime approvazioni per la commercializzazione di cibi sintetici ed in particolare la carne, prodotta in vitro utilizzando tecniche bioingegneristiche.
Un primo passo degli States che potrebbe, già a partire dal 2023, essere seguito dall’UE che, secondo alcune notizie diffuse a livello nazionale ma non confermate dall’Europa, avrebbe già finanziato alcuni progetti presentati da diversi Paesi dell’Unione. Una ipotesi che ha messo in allarme Coldiretti che, dallo scorso novembre, ha avviato una raccolta firme per proporre una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione di cibo sintetico in Italia. Una campagna già avviata anche nel Vallo di Diano dove, in occasione del Meeting della Frisona promosso presso l’Azienda Agricola Formentin di San Pietro al Tanagro, nel corso del quale, oltre a mettere in evidenza le caratteristiche della carne di Frisona, per qualità e sapore, si è anche parlato dell’ipotesi di introdurre la commercializzazione di cibi sintetici come, carne, latte, pesce ecc., prodotti in laboratorio con effetti sia sull’alimentazione di qualità, su cui l’Italia sta puntando e sia sull’economia dato che, una tale decisione, potrebbe mettere a rischio il futuro degli allevamenti.
La Coldiretti è immediatamente scesa in campo contro tale ipotesi ed ha avviato una mobilitazione contro il cibo sintetico, proponendo una raccolta firme ed una campagna informativa che mette a confronto le caratteristiche del cibo naturale da quello sintetico. Una campagna sostenuta anche dall’Amministrazione comunale di Sala Consilina che, accogliendo la segnalazione della sezione di Sala Consilina, con delibera di Giunta ha manifestato l’intenzione di aderire alla petizione contro il cibo sintetico “sostenendo – si legge sull’atto – le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico”.
In premessa, l’amministrazione Cavallone, ha spiegato le motivazione che spingono la giunta a sostenere la campagna di Coldiretti, come ad esempio sottolineando come, il cibo sintetico: è prodotto in bioreattori; non salvaguarda l’ambiente; limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo; favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo; spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura; non tutela la salute non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare; può avere impatti socio-economici molto pericolosi.