Sala C., al Liceo classico riflessioni sul libro “Quid est Veritas?” del magistrato Zarrella

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Quid est Veritas? È il libro del giudice Matteo Claudio Zarrella presentato stamane presso l’aula magna del liceo classico Marco Tullio Cicerone di Sala Consilina.

Dopo i saluti della preside Maria Rosaria Ippolito, e una breve introduzione del professor Guzzo che ha richiamato anche la filosofia di Kierkegaard, dell’avvocato Sebastiano Tanzola e dell’avvocato Renivaldo Lagreca, è intervenuto l’ex presidente del tribunale di Lagonegro. “Il libro nasce dall’approfondimento del processo più importante della storia che è segnata da un prima e un dopo nascita di Cristo – afferma – si tratta di un processo storico però ci sono dei riflessi di pensiero anche filosofici. Sembra strano il fatto che a scuola si approfondisca il processo di Socrate che è un antesignano della storia e non il processo a Gesù”.

Questo avvenimento, infatti, implica un percorso complesso che è proprio la ricerca della Verità che andava oltre la verità quotidiana e si connota di trascendentale. “Il processo a Gesù non si affronta a scuola forse perché viene rilegata la tematica su Gesù e il Cristianesimo in ambito religioso – continua Zarrella – occorre studiare allora Gesù come figura storica, filosofica e un grande pensatore. L’uomo ha una tendenza a ricercare continuamente la Verità e il mio libro si chiude con un interrogativo”. Un pungolo e uno stimolo di riflessione per i ragazzi che si avvicinano alla storia e all’epilogo straordinario della vita di Gesù.

Antonella Citro

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