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“La legalità, coscienza dell’essere e della responsabilità”, è il titolo del primo incontro che si è tenuto ieri al liceo classico “Marco Tullio Cicerone”. Un appuntamento tenuto dal giovane avvocato salese Carmine Giordano.
Al centro della discussione ancora una volta il senso della legalità che va trasmessa alle giovani generazioni. “Legalità intesa non solo come sapersi comportare responsabilmente tra un soggetto e gli altri soggetti che compongono la società – dice – ma anche la coscienza che il soggetto stesso deve avere internamente”.
Questa serie di appuntamenti vogliono risvegliare proprio la coscienza che magari può essere sopita da quella della legalità e che viene spesso celata dalle logiche proprio di questa società. “Ciò spinge i ragazzi e gli adulti al raggiungimento di uno scopo oltre il rispetto dell’altro -continua Giordano – questi incontri sono frutto di un accordo tra il Consiglio Nazionale Forense, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e cioè tra l’ordine professionale degli avvocati di Lagonegro nelle persone del suo presidente Gherardo Cappelli e del consigliere Sebastiano Tanzola e il liceo classico diretto dalla preside Maria Rosaria Ippolito che ha incaricato la docente Anna Ciliberti”.
L’obiettivo è cioè quello di iniziare i ragazzi a una pratica che prima era sconosciuta se non collaterale ai programmi formativi del liceo classico e cioè lo studio del diritto che magari qualcuno intraprenderà all’università. “Vogliamo preparare anche i ragazzi che provengono dagli istituti tecnico – professionali a iniziarli allo studio del diritto che permea ogni nostra relazione – termina Giordano – legalità significa diritto ma anche dovere”. Ieri il via a un percorso rivolto allo studio dei concetti basilari della norma, dell’ordinamento giuridico, come è strutturato l’ordinamento italiano e cosa significa emanare una norma, rispettarla, cos’è il diritto civile e penale e quali sono le funzioni dell’ordinamento stesso.