La gestione del Parco Ulivi presenti nel Vallo di Diano, anche quest’anno, sarà affidato in gestione per far si che il pregiato frutto possa essere raccolto e trasformato. Nei prossimi giorni l’ufficio tecnico del Comune di Sala Consilina si occuperà di pubblicare il nuovo bando per l’affidamento della gestione delle 383 piante di ulivo dislocate su tutto il territorio comunale con attività che riguarderanno la potatura, la raccolta delle olive, l’eliminazione delle erbacce, oltre che la cura generale delle piante al fine di prevenire rischi di contrazione di batteri che possano mettere a rischio la loro sopravvivenza.
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato con apposita delibera le linee guida per l’emissione del nuovo bando affidando al responsabile dell’area tecnica la predisposizione e la pubblicazione dell’avviso finalizzato ad individuare in particolare associazioni no profit o cooperative sociali con esperienza in campo agricolo che potranno dunque occuparsi della cura delle piante, dato che, come evidenziato nella delibera, la carenza di personale a disposizione dell’ente comunale, rende complicate le azioni a difesa quindi degli ulivi comunali. Nella delibera vengono inoltre definiti alcune indicazioni per la predisposizione del bando da parte per la manifestazione di interesse della gestione delle 383 piante presenti nel territorio di cui 324 nella Villa Comunale che fanno parte di un unico lotto e le restanti 59 piante dislocate tra l’area dell’Auditorium Cappuccini, il parcheggio tra Via Pozzillo e Via Mezzacapo, le due piante presenti in Via Giocatori, i 35 alberi di ulivo a dimora nel Parcheggio Cravatta e ancora le piante presenti nell’area del Palazingaro e nel parcheggio della Guardia Medica, che faranno parte di un secondo lotto a sua volta suddiviso in 11 gruppi di cui 9 da 5 piante e 2 da 7 piante.
Per la gestione degli ulivi, l’amministrazione comunale di Sala Consilina ha fissato come parametri per la definizione dell’avviso pubblico che prevedono limitati obblighi per le associazioni o cooperative affidatarie quali: la restituzione al comune del 2% del ricavato della spremitura delle olive raccolte; inoltre si chiede che l’olio ottenuto sia destinato alla mensa scolastica in via prioritaria e, laddove le quantità ottenute lo consentano, il restante per le Parrocchie e le associazioni locali che avranno il compito di valorizzare adeguatamente il prodotto. L’affidamento prenderà il via con le attività di raccolta delle olive e si concluderà con la raccolta delle olive al 31 dicembre del 2025. Unico obbligo per l’affidatario la stipulazione di una polizza assicurativa per 500,00 euro per eventuali danni che potranno essere causati alle piante. Sarà invece eliminata la richiesta di una polizza fidejussoria di 250,00 euro.