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La data dell’incontro organizzato dalla Banca Monte Pruno di Roscigno per discutere di viabilità nel territorio e per mantenere alta l’attenzione sullo stato in cui versa ormai da 3 anni, non è casuale. Il 4 dicembre, infatti, ricorre l’anniversario della frana che ha colpito il territorio isolandolo dal resto delle aree limitrofe. Da 3 anni, le comunità degli Alburni attendono risposte e interventi che, ad oggi, ancora non ricevono, nonostante siano più volte state sollecitate le istituzioni sulla problematica. All’incontro di ieri, a cui erano stati chiamati a partecipare tutte le rappresentanze politiche sovra comunali del territorio, era presente, oltre ai Sindaci dei territori degli Alburni e al direttore generale della Banca Monte Pruno di Roscigno Michele Albanese, che ha fortemente voluto l’incontro, soltanto l’Assessore alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici della Provincia di Salerno Attilio Pierro. All’incontro erano presenti numerosi cittadini del territorio che costantemente sono chiamati a fare i conti con le difficoltà e i disagi causati dalle pessime condizioni in cui versa la Strada Provinciale 342 Roscigno-Sacco. Problematiche che, chi non frequenta l’area non può conoscere o fa finta di non conoscere, ma che ieri, nel corso del suo intervento, il Direttore Michele Albanese le ha chiaramente esposte tutte, evidenziando come, nel momento in cui vengono a mancare le vie di collegamento, anche il più elementare dei diritti viene meno. Parliamo del diritto alla salute con le costanti difficoltà che si rincontrano nel cercare di raggiungere le strutture ospedaliere più vicine; il diritto all’istruzione, i pullman sono costretti ad affrontare percorsi tortuosi e pericolosi per riuscire a raggiungere le scuole; il diritto al lavoro, perché nell’area, sono tantissime le persone che ogni mattina sono costretti ad attraversare la strada provinciale, decisamente poco sicura, per raggiungere il loro posto di lavoro. A ciò, il direttore Albanese ha anche aggiunto anche il notevole danno per l’economia territoriale. La ditta di trasporti Pecori, ad esempio, è stata costretta a ridurre il numero delle corse e dei collegamenti con gli altri paesi, essendo la strada impraticabile e rischiosa, senza considerare che, ormai da 3 lunghi anni, l’unica arteria di collegamento con il Vallo di Diano è stata chiusa al traffico. Solleciti, richieste di interventi, manifestazioni pacifiche, continui incontri con le istituzioni, in 3 anni non sono riusciti a portare a nulla. Tutti gli appelli sono sempre rimasti inascoltati. Il sindaco di Roscigno Armando Mazzei, aveva chiesto al Prefetto di Salerno di recarsi sul luogo per costatare personalmente le difficoltà e lo stato di isolamento con cui convive da 3 anni la comunità di Roscigno, così come le comunità vicine. Il Prefetto ha accettato di incontrare il primo cittadino di Roscigno, ma nel suo ufficio. L’appuntamento è fissato per il prossimo 12 dicembre. Appuntamento che Armando Mazzei, come annunciato nella serata di ieri, ha deciso di disertare, dato che le problematiche sono state esposte per tutti questi anni a tutti gli organi competenti e con tutte le parole possibili, senza risultati. Inutile ripetere le stesse cose se poi il tutto si conclude con una docile pacca sulle spalle ed un “faremo il possibile”. Per il Sindaco di Roscigno inizia ad essere fondamentale il contatto con la realtà, che continua a mancare da parte delle istituzioni sovra comunali. L’incontro è stata anche l’occasione per annunciare la costituzione di un Comitato composto da tecnici esperti nei vari settori di interesse della viabilità che sarà costantemente impegnato nell’azione di risoluzione della problematica e di supervisione.