Roma, il futuro delle province al centro di un incontro promosso dall’UPI. Ruberto: “Necessario un cambio di passo”

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Rivedere il ruolo delle Province per un futuro che sia anche capace di rafforzare il rapporto tra istituzioni e cittadino e per un miglioramento dei servizi offerti dalla Comunità. Nei giorni scorsi a Roma l’UPI (Unione Province d’Italia) si è riunita in un convegno sul tema “Le Province oggi e domani” nel corso del quale sono stati presentati i dati del dossier relativo al funzionamento degli enti provinciali dopo la riforma Del Rio e la presentazione di un documento inviato a tutti i sindaci e presidenti di provincia da sottoscrivere per chiedere a Governo e Parlamento di rivedere il ruolo degli enti provinciali con una maggiore assegnazione di risorse economiche per supportare gli enti locali nelle materie di primario interesse per la collettività come scuole e viabilità.

All’incontro a Roma anche il consigliere provinciale di Salerno Giuseppe Ruberto che, con una nota stampa, ha spiegato i punti salienti dell’incontro a cui erano presenti diversi esponenti del governo, invitando i sindaci a sottoscrivere la proposta presentata dal presidente dell’UPI Michele De Pascale. “I dati illustrati dall’UPI, – ha spiegato Ruberto – hanno evidenziato il fallimento di una riforma che, togliendo centralità alle Province, si poneva come obiettivo di raggiungere un ragguardevole risparmio economico per le casse dello Stato. Ciò non è avvenuto – rimarca Ruberto – e l’unico risultato ottenuto è stato quello di frenare la capacità di spesa e di utilizzo dei fondi e di togliere la rappresentatività alle comunità”. Durante l’incontro è infatti emerso come la legge ha portato ad un risparmio decisamente irrisorio di circa 26 centesimi a cittadino mentre, come rimarcato dal sottosegretario al ministero dell’Interno il leghista Stefano Candiani, presente all’incontro dell’UPI, per ciò che riguarda l’utilizzo dei fondi è emerso che, l’indebolimento delle province ha tolto un ente intermedio necessario per la realizzazione di investimenti con i fondi che, in questa situazione, restano invece inutilizzati.

“Le Province – continua Giuseppe Ruberto – per le funzioni loro assegnate e per la collocazione nel quadro istituzionale di governo locale, vanno considerate come istituzioni della promozione degli investimenti sul territorio, che siano diretti o di assistenza ai Comuni, in particolare in tema di viabilità ed edilizia scolastica. Occorre un cambio di passo – sottolinea ancora il consigliere provinciale Ruberto – ed è necessario che la Provincia torni ad essere istituzione garante dei cittadini, attraverso un sistema di elezione diretta dei rappresentanti provinciali con organi politici pienamente riconosciuti e legittimati, rispetto all’attuale sistema di elezione di secondo livello caratterizzato da una serie di anomalie”.

Anna Maria CAVA

 

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