La pandemia ha messo in ginocchio l’economia mondiale da quasi due anni e, considerata la nuova ondata da variante Omicron del virus, la situazione potrebbe soltanto peggiorare.
Ovviamente, alcuni settori stanno risentendo della crisi più di altri, tanto da rischiare il collasso. Si pensi alla ristorazione, da sempre perno dell’economia italiana per eccellenza, ma indubbiamente nell’occhio del ciclone con l’emergenza Covid, anche per le continue nuove norme anti contagio imposte (giustamente) dal Governo.
Ebbene, il crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie ed agriturismi sta conducendo ad un lento e graduale collasso generale, con vino e cibi invenduti per un valore stimato in quasi 5 miliardi nel 2021. Un trend che non accenna ad arrestarsi, con i locali ancora deserti per via della ripresa dei contagi nel 2022.
E’ questo il quadro illustrato da Coldiretti, che ha tracciato un bilancio sulle conseguenze delle chiusure e delle limitazioni imposte alla ristorazione per l’emergenza Covid rispetto al periodo pre pandemia. E come prevedibile, i dati non possono essere che sconfortanti.