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Sversamento di rifiuti illeciti e pericolosi nel Vallo di Diano. Presa di coscienza del territorio che da ogni parte condanna duramente quanto accaduto. Ora però, superando il momento di smarrimento, il territorio si mostra unito, almeno sulla volontà di capire e di dare il via a iniziative utili a tutelare l’ambiente e per chiedere anche di intervenire contro eventuali danni ambientali che il Vallo di Diano potrebbe aver subito.
Escludendo l’ipotesi di voler puntare il dito contro chicchessia, diversi amministratori locali hanno invitato all’unità. Inevitabile tornare con il pensiero all’inchiesta denominata Chernobyl. A ricordare la vicenda in particolare il gruppo di opposizione di Sant’Arsenio Si Cambia come comunità direttamente interessata dalla vicenda visto che il deposito delle taniche era ubicato proprio sul territorio sant’arsenese.
“Gli avvenimenti di questi giorni – scrivono i consiglieri Pandolfo, Costa e Spera – ci obbligano ad una seria riflessione. Forse in passato è stata sottovalutata la vicenda legata allo sversamento di rifiuti tossici nei nostri territori anche se l’inchiesta Chernobyl, era già un forte campanello d’allarme. La dura realtà – continua il gruppo Si Cambia – ci impone a non abbassare la guardia per questo, oltre ad unirci nel plauso alle forze dell’ordine per il grande lavoro svolto, invitiamo tutti, istituzioni e associazioni, a colaborare per una maggiore sicurezza della nostra salute e del nostro territorio. – e concludono – Non è tempo di accuse ma di far partire azioni concrete”.
E non mancano le azioni e le ipotesi in merito alla vicenda. Partendo sempre dal doveroso ringraziamento alle forze dell’ordine, anche il sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica, dichiara, assicurando la massima collaborazione ai carabineiri, della volontà di istituire quanto prima un tavolo tecnico con tutti i soggetti istituzionali competenti in materia ambientale e di rifiuti. Un’iniziativa che, come dichiara Pica, è condivisa anche con il sindaco di Polla Rocco Giuliano.
Intanto anche dalla Comunità Montana partono le azioni. Raffale Accetta, infatti, annuncia di aver già avviato colloqui con i sindaci del comprensorio ed, insieme al presidente del Parco Pellegrino, si è deciso di chiedere al Ministro dell’Ambiente Costa, un intervento serio di monitoraggio ambientale. Per Accetta una semplice riunione non è sufficiente ma, piuttosto, è necessario intervenire in maniera concreta anche per comprendere a pieno la portata del fenomeno, rapportandosi con le forze dell’ordine per un’azione congiunta
Anna Maria CAVA