Rifiuti a Polla, documento dei sindaci contro trasferimento. Strianese: “Territorio informato”

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Batti e ribatti sulla questione rifiuti a Polla. L’ordinanza emessa dal presidente della Provincia di Salerno è oggi al centro del dibattito politico. Un’ordinanza che ha sancito il trasferimento a Polla di 2000 tonnellate di Futa ossia rifiuti provenienti dal secco indifferenziato trattati anaerobicamente.

Per opporsi all’atto lunedì scorso i sindaci del territorio, esclusi i rappresentanti di Sanza e Padula, con i consiglieri provinciali Giovanni Guzzo e Giuseppe Ruberto, assente invece il neo insediato consigliere provinciale Paolo Imparato, si sono riuniti ed hanno stilato un documento di opposizione all’ordinanza, in cui è stato ricordato come sul Vallo di Diano si stanno investendo importanti risorse nell’ambito della Strategia delle Aree Interne per il suo sviluppo nei settori di riferimento, quali turismo ed agroalimentare oltre che per un potenziamento dei servizi, e pertanto, visti anche i numerosi beni culturali che insistono sul territorio da tutelare e valorizzare, dicono no allo stoccaggio dei rifiuti di tipo FUTA.

Sottolineando come sussistano perplessità amministrative sull’atto, i sottoscrittori del documento denunciano “Un po’ alla volta ci stanno massacrando: ci hanno tolto tribunale, carcere, strutture e servizi territoriali ed ora pensano di REGALARCI I RIFIUTI, senza tenere conto che il nostro territorio, tra Aree Parco, Aree contigue, Aree Rete Natura 2000 e Riserve Naturali, è interamente protetto”. Nel documento si denuncia una mancata concertazione con il territorio della decisione.

Un punto su cui replica, attraverso la pagina facebook dell’ente, il presidente della Provincia che, invece parla di concertazione avvenuta, affermando di aver avuto come interlocutori proprio il sindaco di Polla Rocco Giuliano e il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta in una riunione convocata dallo stesso Strianese in cui sarebbero stati illustrati i punti essenziali dell’ordinanza i questione alla quale ne sarebbero seguite altre.

Nel lungo post si spiega che il materiale in arrivo a Polla sarà stoccati provvisoriamente nella zona industriale, lontano dal centro abitato in un capannone da sempre adibito alla raccolta prodotti provenienti dal ciclo di rifiuti previa realizzazione di ulteriori lavori di messa in sicurezza a garanzia di maggiore sicurezza e tutela al territorio.

“Stiamo cercando di assicurare, – spiega il presidente Strianese – anche in situazione emergenziale, un ciclo regolare nonostante i “no a tutto” che hanno bloccato ogni soluzione soprattutto sulla possibilità di realizzazione di impianti che sarebbero stati utili in questo momento. Mi rammarica – continua – leggere accuse quantomeno improprie alla mia persona che nulla ha fatto se non provare a praticare la soluzione più adeguata e meno impattante per aiutare Sindaci e comunità in un momento difficile. Mai avrei mancato di rispetto a sindaci, a comunità, a territori. Ribadisco – dichiara in conclusione Strianese – la piena disponibilità verso chiunque volesse confrontarsi sui contenuti della mia ordinanza con l’impegno di assicurare con tutti i mezzi possibili il massimo rispetto e la massima tutela possibile per il territorio del Vallo di Diano”.

Anna Maria CAVA

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