Resilenza, tema principale dell’ultimo nuovo numero del periodico BancAmica

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Nell’ultimo numero di BancAmica, il periodico di informazione edito da Banca Monte Pruno, oltre a ripercorrere i principali eventi che hanno caratterizzato l’anno 2014 dell’istituto di credito e di riflesso, anche quanto con la banca collaborano, ha anche presentato un’importante riflessione che, in poche riga ha aiutato a comprendere ciò che questo territorio, costretto troppo spesso a fare i conti con eventi tragici e di alto impatto sociale, in senso negativo, può affrontare e perché riesce ad affrontare. BancAmica, ha dedicato infatti ampio spazio alla “Resilenza”. 2 in particolare gli articoli pubblicati che attirano l’interesse che meritano attenzione, anche perché possono essere fonte di una più ampia discussione e di approfondimento della tematica. Autori dei 2 articoli sono il giornalista Pietro Cusati e lo Psicologo clinico e di comunità Fabio Campetti. Si parte con l’articolo di Cusati che sinteticamente riesce a tracciare un bilancio degli eventi che negli ultimi anni hanno profondamente colpito e segnato l’intera comunità valdianese. La tematica in trattazione sul periodico in distribuzione dalla Banca Monte Pruono, si apre con alcuni versi della poesia di Mario Senatore “Sarete nel pianto di mamma, nel mesto ricordo di papà, di chi vi donò la vita. Sarete dolce sorriso di Dio,che vi accoglie, candidi gigli, nel Suo Giardino fiorito, ricco di canti felici”. Questi versi sono tratti dalla poesia “Vite falciate” che il poeta Senatore ha voluto dedicare ai quattro giovani di Sassano Nicola, Giovanni, Daniele e Luigi, morti nel tragico incidente stradale di Silla di Sassano. Cusati nel suo articolo, dopo aver iniziato un percorso malinconico nel ricordo dei tragici eventi, passa poi, lentamente e senza che il lettore possa rendersene conto a raccontare della morte che diventa speranza. Protagonista questa volta Giuseppe Sacco di Polla che, a seguito della prematura scomparsa, vede i suoi familiari recuperare forza e dare speranza a numerose altre persone grazia alla donazione degli organi. Da qui un rapido escursus delle tante associazione di volontariato che, dalla morte, hanno preso linfa vitale e grandi energie. Ma cosa spinge coloro che sono stati colpite nel profondo,  che dal tragico evento sembra dal di fuori, non sia possibile uscire? La risposta arriva nell’articolo di Campetti che spiega “E’ la Resilenza-la forza cioè di un corpo di assorbire energia senza che questa ti distrugga”, questo almeno è la spiegazione di resilenza per gli ingegneri. Nelle persone non è diverso. Fabio Campetti, sempre nell’articolo apparso su banca Amica spiega che il termine resilenza oggi viene usato anche nella persona umana. Per una persona si parla di resilenza  quando è in grado di affrontare eventi di immensa tragicità  e da questi momenti drammatici, che inizialmente sembrano insopportabili e insuperabili, trarre linfa vitale ed energia. “La reazione ad eventi traumatici – spiega il dotto Fabio Campetti – permette di riorganizzare la propria vita emotiva, psichica, relazionale, in modo da far fronte in modo positivo a un momento di grande difficoltà”. Ma perché si è deciso di parlare di parlare di Resilenza sul periodico della Banca Monte Pruno? A fornire la risposta è lo stesso Direttore Generale dell’istituto di Credito Michele Albanese attraverso il saluto pubblicato sullo stesso numero di BancAmica. Partendo dal ricordo della giornata commemorativa svoltasi a Roscigno in memoria del Presidente Michele Albanese, in  pochissime parole, tracciando il profilo di suo zio, omonimo, che era resilente, riuscendo a trasformare le grandi difficoltà in cui versava l’istituto di credito in una realtà in costante crescita e sviluppo, ha tracciato un profilo preciso delle comunità che, attraverso lo  sviluppo della Banca, ha conosciuto e cioè: la capacità di resistere di fronte ad eventi anche di grande tragicità. Ed è partendo da questa base che il direttore Albanese imprime su carta un messaggio nascosto ma chiaro che vuole condividere con i lettori: le persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti”. Insomma uno stimolo per tutti ad essere “Resilenti” affinche da questi momenti bui possiamo trarre linfa vitale per diventare grandi, sulla scia di chi, in passato, dalle difficoltà ha tratto grande forza

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