Relazione semestrale DIA. Il quadro della Provincia di Salerno

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Nella relazione semestrale al Parlamentod della Direzione Investigativa Antimafia si disegna una quadro dei rapporti di potere mafioso nelle varie aree della provincia di Salerno. 13 clan complessivamente individuati e operanti su diversi territori di influenza. “L’agro nocerino-sarnese rappresenta – si legge –  l’area con una maggiore concentrazione di sodalizi ben strutturati e con proiezioni extra provinciali”. “Nella Piana del Sele, in particolare a Battipaglia ed Eboli, l’indebolimento del clan PECORARO-RENNA e del contrapposto clan DE FEO avrebbe – scrive la DIA  – lasciato spazio, nella gestione delle attività illecite, a gruppi basati su strutture familiari, anche questi coinvolti nel settore degli stupefacenti e nelle estorsioni. “Ad Agropoli è presente la famiglia di nomadi MAROTTA ed elementi del clan FABBROCINO. L’area del medio e basso Cilento, a forte vocazione turistica e confinante con la Calabria, appare infine esposta a possibili investimenti immobiliari ed imprenditoriali da parte della criminalità organizzata napoletana, casertana e calabrese”. Queste le parole. Nel rapporto della Dia non si parla esplicitamente di Vallo di Diano dove non esistono clan ma non per questo possiamo ritenerci ancora un’isola felice che tanto vantiamo. Lo aveva detto non più tardi di dieci mesi il Capo della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti nella relazione annuale che aveva lanciato l’allarme infiltrazioni mafiose dopo la chiusura del Tribunale di Sala Consilina, lo si era capito lo scorso luglio con la maxi operazione dei carabinieri dei Ros che aveva portato all’arresto di 58 persone, tra cui quattro di Sala Consilina affilate al potente clan Muto che opera nel territorio della provincia di Cosenza in particolare, come rileva la relazione semestrale della Dia, “su tutto il versante tirrenico cosentino”.  Il Vallo di Diano non menzionato non perchè isola felice ma perchè terra di mezzo dove le diverse organizzazioni mafiose investono, creano affari e trafficano dove convivono silenziosamente. 

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