Regione Campania, ok al terzo mandato. Contrario il PD nazionale, M5S e centrodestra

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Un Consiglio Regionale che ha raccolto l’interesse nazionale quello che si è svolto nella giornata di ieri in Regione Campania dove i consiglieri sono stati chiamati a votare per il terzo mandato per il presidente della Regione oltre che per altri temi di carattere elettorale quali la soglia di sbarramento per i partiti che da 3% è passata al 2,5% per poter entrare in consiglio regionale, anche se in coalizione. Inoltre, in discussione anche l’eleggibilità dei sindaci dei comuni campani con popolazione fino a 5 mila, dato che, fino ad ora, era prevista l’ineleggibilità solo per i sindaci dei comuni al di sopra dei 5 mila abitanti.

Tutte e tre le novità sono state approvate dal consiglio regionale anche se, in particolare per ciò che riguarda l’ok al terzo mandato, che dunque consentirà a Vincenzo De Luca di correre nuovamente per la guida dell’ente regionale, non sono mancati, in particolare da parte delle opposizioni, critiche anche sulla legittimità della norma. Contrari alla legge, infatti, oltre al centrodestra, anche il Movimento 5 Stelle con la sola esclusione di Valeria Cirambino che ha votato a favore.

Per i consiglieri regionali pentastellati, si tratta di una norma che, dal punto di vista giuridico presenta diversi aspetti di incostituzionalità perché si andrebbe a negare il principio sancito dalla Costituzione del limite dei due mandati che è autoapplicativo. In ogni caso, la norma su cui è fondata la nuova legge per garantire il terzo mandato a De Luca, non richiedeva il recepimento in quanto, già nel 2009, la norma è stata recepita dall’ente regionale.

Poche i limitati i commenti da parte del centrodestra che, ben prima dell’approvazione della legge, era già pronta per presentare ricorsi alla giustizia amministrativa cosa che, dopo l’esito del voto, è stata confermata. Non solo il centrodestra regionale, ma anche il Governo centrale, come dichiarato dal Vice Ministro Edmondo Cirielli, saranno assunte decisioni che potrebbero portare ad impugnare la legge. Cirielli però precisa che, dalla Presidenza del Consiglio, al momento non emergono elementi che fanno propendere per questa direzione ma, se ciò accadrà, sarà solo ed esclusivamente dopo attenta valutazione dal punto di vista giuridico.

L’approvazione della legge per il terzo mandato, trova l’opposizione ferma, a livello nazionale, da parte del Partito Democratico di cui fa parte il governatore De Luca con la segretaria del partito che ha già più volte annunciato e ribadito che il partito non sosterrà alcun presidente che corre per il terzo mandato. Persino Bonaccini prende le distanze dal voto di ieri in consiglio regionale. Seppur approvata, la legge, potrebbe comunque non essere sufficiente per il governatore uscente candidarsi per il terzo mandato. La partita resta ancora tutta da giocare

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