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“Con questo regolamento puntiamo a valorizzare il patrimonio immobiliare agricolo di proprietà pubblica attraverso il recupero produttivo dei terreni incolti o abbandonati e dei fabbricati rurali, il contrasto al consumo dei suoli e la salvaguardia degli equilibri idrogeologici”.
Lo ha detto Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente De Luca a proposito del documento pubblicato sul BURC n. 62 del 28 agosto della Regione Campania che pianifica l’istituzione e il funzionamento della Banca della Terra Campana, composta dai terreni a vocazione agricola gestiti dalla Regione e da enti pubblici e non utilizzabili per altre finalità istituzionali.
“Miriamo a favorire lo sviluppo e l’occupazione del settore primario non solo attraverso la crescita dimensionale delle imprese agricole già esistenti – continua – ma anche con l’insediamento di nuove realtà aziendali”. Ciò significa che i beni inseriti nella Banca della Terra Campana potranno essere affidati dalla Regione, con procedura di evidenza pubblica, a imprenditori singoli o associati che svolgono attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile, soggetti economici che operano nell’agricoltura sociale, fattorie e orti sociali, giovani con età inferiore ai 40 anni che vogliono essere per la prima volta titolari d’impresa agricola.
“Il ricambio generazionale – prosegue Alfieri – è uno dei pilastri della politica agricola di questa amministrazione. A luglio si è chiuso il bando con cui abbiamo messo a disposizione oltre 140 milioni, a valere sul Progetto Integrato Giovani del PSR per incentivare l’inserimento di under 40 qualificati nelle nostre imprese agricole”.
“La mole di istanze presentate dai giovani che puntano sull’agricoltura ci spinge a proseguire nel processo di rinnovamento del settore primario”, conclude il capo della segreteria regionale.
Antonella CITRO