La Regione Campania ha di recente approvato 3 importanti leggi su: l’invecchiamento attivo, il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie e il sostegno all’editoria. “La legge sull’editoria – afferma Rosa D’Amelio, presidente del Consiglio regionale – riconosce e promuove il pluralismo dell’informazione e della comunicazione come strumento di crescita sociale, culturale, di diffusione di conoscenza della realtà territoriale regionale e sostiene il mondo dell’editoria e l’occupazione giornalistica”. Proprio su questa legge però arrivano rilievi dal Sindacato Unitario Giornalisti Campania (SUGC): “Non è chiaro – dicono – come verrà interpretata e applicata la legge 150, il testo non pone alcun vincolo e potrebbe lasciare le cose come sono. Non viene neanche sfiorato il tema dell’utilizzo del personale giornalistico presso i Gruppi consiliari e l’istituzione del fondo non è altro che un fondo a esaurimento destinato a poche tv locali già destinatarie di finanziamenti pubblici. Di fatto – concludono – vengono esclusi i giornali cartacei e non presi in considerazione quelli online”.