{vimeo}292289741{/vimeo}
L’ASMEL, Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, sostiene da sempre tutte le azioni finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi erogati dagli Enti stessi e promuove quindi le buone pratiche in ogni settore. È intervenuta di recente sulla questione mensa scolastica invitando a preferire i prodotti del territorio, quelli a km 0, come da oltre 10 anni sta facendo il Comune di Caggiano.
“Con l’inizio del nuovo anno scolastico – riporta la pagina Facebook dell’Associazione – si ripropone il dibattito sulla refezione scolastica che vede contrapposti i sostenitori del pasto libero, portato da casa, a quelli che invece preferiscono la scelta, anche sociologica, di un menù unico offerto dalla scuola. La nostra proposta è di puntare sui prodotti a km zero, scelta che consentirebbe un risparmio fino al 50% dei costi, passando dalla media attuale di 5 euro a 2,5 euro. La refezione scolastica con prodotti del territorio (km zero) è una prassi adottata già da alcuni comuni italiani ed è riuscita a mettere d’accordo genitori e istituzioni, oltre che supportare e sviluppare l’economia del territorio”.
Tra le esperienze già attive e positive che vedono in uso la prassi c’è dunque Caggiano. Il Comune ha adottato un sistema, ormai collaudato, grazie al quale tanti prodotti locali (patate, ceci, fagioli, olio extravergine, passata di pomodoro…) vengono consegnati dalle stesse famiglie dei bambini fruitori del servizio di mensa scolastica. Per i prodotti che richiedono la trasformazione, come ad esempio il pomodoro per ottenere la passata, vengono utilizzati laboratori locali autorizzati. È stato creato così un circolo virtuoso basato su una moderna formula di baratto che consente alle famiglie di scambiare i prodotti del proprio orto con le quote del servizio a proprio carico avendo così la certezza della qualità di ciò che i propri bambini mangeranno a scuola.
“Il progetto Mensa a Metro Zero e Zero Rifiuti portato avanti dal Comune di Caggiano ormai da 12 anni – dichiara orgogliosa l’Assessore Maria Vittoria Maradei – è diventato un modello da seguire perché rappresenta un esempio di innovazione sociale che ha costruito intorno ai prodotti locali un nuovo percorso di sviluppo territoriale e sostenibilità ambientale, valorizzando le produzioni locali, fornendo agli studenti alimenti di migliore qualità e al contempo facendo educazione alimentare. Naturalmente il progetto non si sarebbe realizzato senza il fondamentale contributo delle famiglie, della scuola e delle Istituzioni come l’ASL, l’Università e le associazioni di categoria”.
Rosa ROMANO