Il Vallo di Diano è sotto la lente d’ingrandimento della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e, le operazione eseguite nel 2024, sono state riportate nella sezione dedicata alla Basilicata mentre, per il Cilento, il report relativo allo scorso anno è stato sintetizzato nella sezione dedicata alle operazioni campane. L’area a Sud di Salerno, dunque, resta nel mirino delle organizzazioni malavitose anche se, le operazioni coordinate dalla DIA, nello scorso anno, hanno permesso di individuare e fermare alcune attività illecite che, per il Vallo di Diano, hanno visto al centro i comuni di Polla e di Sala Consilina. Punto nevralgico per le operazioni malavitose, invece, si sta confermando sempre più il Porto di Salerno che, come riportato nel rapporto della DIA relativo all’anno 2024 e pubblicato nella giornata di ieri 27 maggio “La strategica posizione geografica e l’efficiente rete di collegamento con l’entroterra espongono l’infrastruttura portuale alle mire delle organizzazioni criminali, sia locali sia dei territori limitrofi, potenzialmente interessate allo snodo logistico per il transito di potenziali traffici illeciti”. Dal rapporto emerge come, l’area meridionale della provincia salernitana sia certamente quella più esposta alle attività illecite delle organizzazioni criminali seppur, Salerno Città, nell’ambito delle operazioni svolte, si è rivelato comunque snodo centrale per traffici illeciti nelle regioni di Basilicata e Puglia. Per ciò che riguarda il Cilento, pur non essendo stata accertata la presenza fissa di organizzazioni malavitose autoctone, quindi costituite tra la popolazione nativa dell’area, sono comunque state accertate operazioni delittuose con interessi sul territorio manifestati dal clan Fabbrocino operante nella provincia di Napoli. Nella relazione, in riferimento alle attività della DIA, si parla anche dell’operazione svolta nell’ottobre scorso e che ha portato all’arresto di 6 soggetti, tra cui ricordiamo anche il Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno e il sequestro preventivo di 540 mila euro. Per conoscere la situazione nel Vallo di Diano, bisogna spostarsi sulla parte del rapporto dedicato alla Basilicata dove si fa riferimento nello specifico a due operazioni effettuate, nello specifico, a Polla nel febbraio del 2024 , con l’operazione “Atlante”, che ha portato all’emissione di provvedimenti restrittivi a carico di 11 persone ritenute responsabili a vario titolo di traffico illecito internazionale organizzato di rifiuti, attraverso l’utilizzo di documenti falsi, intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ed altro. L’operazione ha portato alla confisca di beni e aziende per un valore di circa 2 miliardi e 800 milioni. Altra operazione all’attenzione della DIA quella effettuata da Carabinieri e Guardia di Finanza nel novembre del 2024 con l’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 8 persone ritenute responsabili di traffico di droga, truffa, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, autoriciclaggio corruzione e concussione. L’organizzazione cirminale, come è statao accertato, era stanziata a Sala Consilina e a Potenza ed era attiva in particlare nello spaccio di stupefacenti di tipo hashish e cocaina, nell’ambito della stessa operazione è stato anche effettuato sequestro preventivo per 70 mila euro