Raccolta tari sui rifiuti. Il Vallo di Diano sembra non soffrirne.

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Si dovrà recuperare almeno il 50% della Tari la tassa sui rifiuti: è quanto è stato stabilito in queste ore da un computo generale ma allo stesso tempo specifico prendendo in esame la situazione in cui versano i comuni italiani. Il Vallo di Diano pare non essere interessato da questo nuovo calcolo anzi la precisione con la quale è stata riscossa in questi anni questa tassa ha condotto a fare altre considerazioni e a migliorare ancora di più i servizi già esistenti. “I problemi si sono registrati prima con l’applicazione della Tares e tempo fa anche a seguito di un esposto a firma dei 5 Stelle è stato messo tutto in regola – chiarisce l’assessore all’ambiente di Sala Consilina Vincenzo Garofalo – il calcolo della Tari dipende da diversi fattori e cioè dalle categorie, dal nucleo familiare e dalla metratura dello stabile”. Oggi vengono considerate anche le pertinenze. Considerato il dispendio di energie e di affari sui rifiuti, il pagamento della Tari, richiama in quasi tutti i comuni del comprensorio valdianese l’importanza della raccolta porta a porta che offre ottimi risultati in termini di gestione del rifiuto stesso che di pulizia del comune nel quale viene effettuata. Un sistema che ha condotto a ottenere anche prestigiosi riconoscimenti. “I rifiuti ingombranti ad esempio vengono ritirati chiamando il numero verde – continua Garofalo – ottimi risultati sta dando l’isola ecologica dove direttamente possono essere conferite diverse tipologie di immondizia. Da tre anni raccogliamo l’olio esausto e le colonnine distribuite nei diversi punti del territorio offrono un prezioso contributo alla raccolta”. Adesso con la Tari gonfiata e con un ricalcolo di ridistribuzione della imposta con il relativo recupero di quanto sinora speso in eccesso, non si esclude, che l’attenzione potrebbe spostarsi proprio sui sistemi di raccolta. 

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