“Salviamo i Faggi del Monte Cervati”, venerdì il raduno di protesta con Get Vallo diano e Copat

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“Salviamo i Faggi del Monte Cervati” è il grido d’allarme lanciato dal Get (Gruppo Escursionistico Trekking Vallo di Diano) e dal Copat (Comitato Parco e Territori del Cilento,Alburni,Vallo di Diano e Sele). Un allarme ambientale che nasce dalla constatazione che nel versante settentrionale del Monte Cervati, in località “Temponi-Acqua Che Suona”, negli ultimi anni sono stati effettuati diversi tagli di alberi di alto fusto di faggi, e che se ne prevedono altri nel territorio del Comune di Piaggine. “Proprio in questo periodo –conferma Giancarlo Priante del Get Vallo di Diano- si è perpetrato una nuova aggressione con un altro taglio di faggi secolari in un bosco situato in località denominata “Gravittoni”, situato a quota variabile 1300-1450 metri sul livello del mare, ai piedi del versante nord del Monte Cervati (tetto e cuore naturalistico del Parco Nazionale)”. Si tratta di una zona che può essere considerata uno dei luoghi naturalistici più interessanti e rappresentativi del territorio del Parco Nazionale, un’area SIC (Sito d’importanza comunitaria) e ZPS (zona di protezione speciale), dunque di grande pregio ambientale. Inoltre la zona è interessata dall’attraversamento del Sentiero Trans-Europeo E1 (a cura della Federazione Europea Escursionistica), del Sentiero Italia (a cura del Club Alpino Italiano) e di alcuni sentieri ufficiali del Parco Nazionale del Cilento. “E’ chiaro –sottolinea Priante- che il taglio di numerosi faggi eseguito in un’area protetta, secondo il solo criterio del recupero della massa legnosa a fini produttivi, in un luogo a forte vocazione turistica naturalistica e di interesse scientifico, produce il solo effetto di danneggiare l’immagine di questo territorio e, di conseguenza, di quanti operano nel campo della promozione e della ospitalità”. Per il Get Vallo di Diano il territorio del Monte Cervati deve essere tutelato e posto al centro dell’interesse per la promozione e lo sviluppo del Parco N. Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ed un un tale danno ai luoghi non è giustificabile attraverso mere valutazioni di carattere tecnico (limitate al solo aspetto forestale) o di tipo economico. Per tutti questi motivi, e per sensibilizzare associazioni, cittadini, istituzioni e mass media a questa problematica, Get e Copat hanno organizzato per venerdì 1 Novembre un raduno per manifestare contro il taglio dei faggi, che avrà inizio alle ore 9,30, in località Temponi – Acqua Che Suona. Un modo per constatare la gravità del danno arrecato dai tagli effettuati, ma anche per scongiurare eventuali tagli o altri interventi futuri che potrebbero essere in contrasto con l’idea di tutela e salvaguardia del patrimonio naturalistico.

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