“Riduzione del Cuneo Fiscale per i Lavoratori Dipendenti a partire da Maggio” a cura di Pietro Cusati

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DURA LEX” –Rubrica di Informazione Giuridica a cura di Pietro Cusati

RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE PER I LAVORATORI DIPENDENTI A PARTIRE DA MAGGIO 2014

Il bonus IRPEF per i lavoratori dipendenti e assimilati sarà riconosciuto in busta paga,a partire dal mese di maggio 2014, senza fare alcuna richiesta .Il credito,riservato a chi guadagna fino a 26 mila euro,sarà erogato direttamente dai datori di lavoro in tutti i casi in cui l’imposta lorda dell’anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. I contribuenti che hanno diritto al credito sono i soggetti che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente e alcuni redditi assimilati,al netto del reddito da abitazione principale, fino a 26 mila euro,purchè l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il bonus spetta invece se l’imposta lorda è azzerata da altre categorie di detrazioni,ad esempio quelle per carichi di famiglia. Il credito complessivo di 640 euro, 80 euro mensili a partire da maggio,vale per i redditi fino a 24 mila euro. Se il reddito supera i 24 mila il bonus si riduce gradualmente fino a 26 mila. Il bonus che non concorre alla formazione del reddito,andrà ai lavoratori dipendenti e assimilati la cui imposta lorda sia superiore all’importo della propria detrazione per lavoro dipendente. Nella Gazzetta Ufficiale, serie generale,n.95, del 24 aprile 2014,è stato pubblicato il decreto-legge n.66,avente ad oggetto “Misure urgenti per la competività e la giustizia sociale” . Il provvedimento ,in vigore dal 24 aprile 2014,ha la finalità di ridurre nell’immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro.L’Agenzia delle Entrate,Direzione Centrale Servizi ai contribuenti, con la circolare del 28 aprile 2014,la n.8/E ,concernente la
“Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati” fornisce le istruzioni per l’anno in corso. L’articolo 1 del decreto –legge 24 aprile 2014,n.66, riconosce un credito ,per l’anno 2014 ,ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, la cui imposta lorda, determinata su detti redditi, sia di ammontare superiore alle detrazioni da lavoro loro spettanti, in attesa dell’intervento normativo strutturale da attuare con la legge di stabilità per l’anno 2015. L’importo del credito è di 640 euro per i possessori di reddito complessivo non superiore a 24.000 euro, in caso di superamento del predetto limite , il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito complessivo pari a 26.000 euro. Per consentirne una rapida fruizione da parte dei beneficiari è previsto che il credito sia riconosciuto automaticamente da parte dei sostituti d’imposta, senza attendere alcuna richiesta esplicita da parte dei beneficiari stessi. Il credito spettante è attribuito dai sostituti d’imposta ripartendone il relativo ammontare sulle retribuzioni erogate a partire dal primo periodo di paga utile successivo al 24 aprile 2014. E’ riconosciuto un credito, che non concorre alla formazione del reddito, di importo pari a 640 euro, se il reddito complessivo non è superiore a 24.000 euro, a 640 euro, se il reddito complessivo è superiore a 24.000 euro ma non a 26.000 euro. Il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro. I beneficiari del credito sono innanzitutto i contribuenti il cui reddito complessivo è formato dai redditi di lavoro dipendente , dai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e dai compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative .
Per aver diritto al credito è necessario, infine, che il contribuente sia titolare di un reddito complessivo per l’anno d’imposta 2014 non superiore a 26.000 euro. Anche il reddito complessivo rilevante è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze. Sono esclusi dal credito i contribuenti che, pur avendo un’imposta lorda “capiente”, sono titolari di un reddito complessivo superiore a euro 26.000.
PIETRO CUSATI- pietrocusati@tiscali.it
Direttore Amministrativo del Ministero della Giustizia-Giudice Tributario
Giornalista -Pubblicista

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