“Nuovo rinvio alla Corte Costituzionale sulla chiusura di molti Tribunali” a cura di Pietro Cusati

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DURA LEX- Rubrica d’ informazione giuridica a cura di Pietro Cusati

NUOVO RINVIO ALLA CORTE COSTITUZIONALE SULLA CHIUSURA DI MOLTI TRIBUNALI

Il Presidente dell’OUA,l’Organismo Unitario dell’Avvocatura,l’Avv. Nicola Marino, ha accolto con soddisfazione la decisione del Tribunale di Torino che lo scorso 24 marzo ha recepito l’eccezione di legittimità costituzionale relativa alla riforma della geografia giudiziaria e ha rimesso la questione al giudizio della Corte Costituzionale. La partita è ancora aperta ,anche perché le motivazioni della consulta del 3 luglio 2013 ,sentenza n.237 del 2014, dimostrano come si siano usati criteri diversi ”per il divieto di inserire norme intruse” per la legge emanata in tema di droghe ,cosiddetta Giovanardi –Fini. Infatti con una recente pronuncia del gennaio 2014 la Consulta ne ha dichiarato l’illegittimità.
La legge delega con cui è stata introdotta la riforma della geografia giudiziaria, secondo l’art.72 della Costituzione, richiede un passaggio parlamentare obbligatorio in commissione referente. Il passaggio non c’è mai stato ! I verbali parlamentari provano la mancanza di questo passaggio.
La legge delega è stata introdotta con un emendamento del Governo alla legge di conversione di un decreto legge di agosto, emanato dal Governo Monti per fronteggiare la crisi economica , misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo. Il decreto legge non menzionava in alcun modo la geografia giudiziaria. L’emendamento, inoltre, per essere legittimo deve soddisfare i requisiti di necessità ed urgenza propri del decreto legge e deve avere un stretto collegamento con le tematiche da questo trattate, pena l’illegittimità della nuova norma introdotta con la conversione, definita in gergo “norma intrusa”. Il divieto di inserire norme intruse è stato ribadito nel gennaio 2014 proprio dalla Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della legge emanata in tema di droghe, la c.d. Giovanardi – Fini».
Il Governo, da un lato introduce l’emendamento ,contenente la norma intrusa, dall’altro pone la fiducia, sottraendo l’iniziativa a qualsiasi dibattito parlamentare. Il Governo ha attribuito a se stesso il potere di legiferare. Tale potere spetta al Parlamento, che può attribuirlo all’Esecutivo soltanto in casi eccezionali e, ovviamente nel rispetto della Costituzione. «Per dirla in altre parole, spiega l’Avv. Monica Bernardoni,componente della Commissione Geografia Giudiziaria dell’OUA ,coordinata da Marcello Luparella: ”si è compiuto uno scippo e non di poco conto, perché mina il principio fondamentale delle democrazie, ovvero la divisione dei poteri dello Stato”. In pratica la partita per la tutela della giustizia di prossimità è ancora aperta. La coerenza imporrebbe che, così come con la legge Giovanardi-Fini, anche quella sulla geografia giudiziaria venga dichiarata illegittima.
Pietro Cusati –Direttore Amministrativo del Ministero della Giustizia, Giudice Tributario Giornalista–Pubblicista

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