{vimeo}80612864{/vimeo}
Cresce l’attesa e si mobilita il Vallo di Diano per la “Fiaccolata per l’Ambiente”, la manifestazione in programma a Montesano Scalo domenica 1 Dicembre, a partire dalle ore 18,00, per riportare sotto i riflettori non solo la vicenda della Stazione Elettrica di Terna ma anche tutti gli altri “attacchi ambientali” subiti negli ultimi anni dal territorio valdianese. Ad organizzare l’evento il comitato “Nessun Dorma” e l’amministrazione comunale di Montesano, in collaborazione con le Guardie Ambientali del Mediterraneo. Oltre alla vicenda relativa a Terna, la Fiaccolata vuole accendere un faro di attenzione su tutte le questioni aperte nel Vallo di Diano e chiedere con forza uno sviluppo sostenibile che non pregiudichi la vita delle persone e dell’ambiente che le circonda. Tra i temi all’ordine del giorno ci sono anche la realizzazione dell’antenna telefonica dell’operatore telefonico Wind in località “Fabbriche” del comune di Padula, ai confini proprio con Montesano, i progetti di trivellazioni petrolifere in località Tardiano di Montesano e a Casalbuono e la problematica degli sversamenti di rifiuti tossici in alcuni terreni agricoli del Vallo di Diano emersi dall’inchiesta Chernobyl. In prima fila alla fiaccolata ci sarà Monsignor Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano – Policastro e da sempre vicino alle problematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente e alla sicurezza dei cittadini. Ma l’evento di domenica segna anche il debutto ufficiale sulla scena del Vallo di Diano di “#dianoinpiena”, il nuovo coordinamento che nasce con la mission di creare uno spazio comune alle associazioni territoriali sensibili alle questioni che riguardano l’ambiente ed il sociale, ed aperto a tutti i cittadini che si sentono motivati da queste finalità. Per la fiaccolata per l’ambiente #dianoinpiena ha realizzato uno spot con l’intento di coinvolgere quante più persone é possibile alla partecipazione. “Il Vallo interessa tutti, ci saremo tutti?” è lo slogan coniato per l’occasione da #dianoinpiena, il cui nome nasce prendendo spunto dal nome della manifestazione svoltasi a Napoli lo scorso 16 Novembre per dire “basta” alle terre e ai prodotti avvelenati e sì alle bonifiche del territorio. Il corteo variegato che aveva sfilato per le strade di Napoli, costituito da circa 70mila partecipanti tra i quali una folta delegazione del Vallo di Diano, era stato definito un vero e proprio “fiumeinpiena”. Di qui dunque #dianoinpiena, gruppo già attivo sui principali social network e che da oggi inaugura anche la propria pagina Facebook.
Antonio Sica