“Bollette pazze” a Sala Consilina, il Codacons: “Zone d’ombra nella gestione dell’acqua”

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Come c’era da aspettarsi continua a suscitare polemiche la vicenda delle “bollette pazze” verificatasi a Sala Consilina, e che ha visto recapitare nelle case di molti cittadini avvisi di riscossione per presunti debiti relativi al servizio idrico erogato dal Comune nel periodo 2011-2012. Avvisi che però –a quanto si è appreso per un guasto informatico- sono arrivati anche a tanti utenti che le bollette idriche le avevano regolarmente pagate. Facile immaginare lo sconcerto dei cittadini, e le conseguenti proteste che per la verità sono state immediatamente recepite dal comune salese, che nella giornata di ieri ha annunciato l’annullamento delle operazioni di riscossione presentando anche le scuse da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco ferrari per quanto accaduto. Sulla vicenda interviene ora il Codacons Vallo di Diano, che pur apprezzando l’intervento e le scuse dell’amministrazione salese, non lesina critiche per la gestione passata e presente del servizio idrico a Sala Consilina. “In primo luogo –sottolinea Roberto De Luca- le lettere di sollecito di pagamento sono state spedite immediatamente prima di Natale, e molti cittadini onesti si sono visti recapitare a casa queste missive, notificate a mezzo raccomandata, proprio in questi giorni, in cui le scadenze di altri pagamenti si fa più pressante”. De Luca sposta poi l’attenzione sul tema dei presunti crediti vantati dal comune salese per il servizio idrico dai cittadini. “Mai prima di ora –sottolinea- alla nostra associazione è stata espressa volontà di recuperare i crediti da cittadini morosi. Avremmo potuto anche fornire le nostre competenze, prima che il servizio idrico venisse ceduto ad una Società per Azioni di Vallo della Lucania, per convincere la cittadinanza a pagare il servizio stesso e per fare in modo che la gestione rimanesse in mano pubblica. Si sono invece vantati dei crediti esorbitanti per effettuare la cessione della rete idrica”. Secondo il Codacons se i crediti vantati erano di tale entità, allora l’operazione di cessione della gestione del servizio idrico integrato a Consac SPA, avvenuta nel dicembre 2012, perde ogni fondamento. Ma non solo: per De Luca verrebbe addirittura a cadere l’alibi dell’errore informatico, in quanto si potrebbe presumere che questi crediti fossero stati precedentemente vagliati dall’amministrazione stessa e, probabilmente, messi a bilancio in entrata. Infine De Luca commenta negativamente anche  le modalità di riscossione dei crediti , visto che gli avvisi di pagamento sono arrivati da Macerata: “Si pensi alle raccomandate spedite inutilmente –attacca- e alla mole dei dati trasferiti (in modo errato, secondo il vicesindaco) da Sala Consilina a Macerata, ma anche al mancato utilizzo delle competenze dei nostri impiegati comunali, ed al disagio e allo sconcerto provocato ai cittadini onesti che vorrebbero ancora confidare nella buona amministrazione pubblica”

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