Anche il Consiglio Provinciale di Salerno interviene a difesa dei Punti nascita degli ospedali di Polla, Sapri e Vallo della Lucania.
Il Vallo di Diano, il Golfo di Policastro e il Cilento da settimane sono in allarme, come succede ormai da anni in questo periodo di fine anno, per il rischio di veder soppressi i 3 reparti neonatali. Il numero di nuovi nati per l’anno 2022 non è confortante, lontano dal limite imposto dal decreto Balduzzi.
Il decreto, dal nome dell’allora ministro alla sanità del Governo Monti Renato Balduzzi, prevede le 400 nascite annue come requisito fondamentale per il mantenimento dei Punti nascita nelle strutture ospedaliere. Nel 2022 il traguardo, qui a sud della provincia, non è stato raggiunto e da gennaio, dunque, i reparti potrebbero chiudere. Ciò avverrà se non ci saranno deroghe o particolari proroghe che intervengano a salvarli.
Ieri all’unanimità il Consiglio provinciale ha approvato una mozione d’ordine che porta la firma del consigliere Carmelo Stanziola e condivisa con tutti i gruppi consiliari. È stato deliberato di fare voti alla Regione affinché chieda al governo nazionale, per il tramite del Ministero della Salute, di prorogare come per gli anni trascorsi anche per il 2023 il decreto Balduzzi che riguarda il riconoscimento dei Punti nascita in particolare per gli ospedali di Polla, Sapri e Vallo della Lucania. Nel contempo di valutare eventualmente anche un’organizzazione che prevede, in capo al dipartimento di ostetricia/ginecologia, un’unica struttura con turnazione del personale in servizio e strumentazione tecnica già a disposizione dei tre presidi ospedalieri così come risulterebbe funzionale in altre aziende sanitarie locali.