Il tema dei punti nascita resta sempre al centro del dibattito degli ultimi mesi dell’anno. Nei giorni scorsi, la visita del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato occasione per ritornare sull’argomento rilanciando la proposta di creare gli ospedale riuniti, al fine di assicurare così a tutti la presenza di un primario per due giorni a settimana, proposta però respinta dal Ministero della Salute. Il governatore della Regione aveva portato proprio l’esempio dei punti nascita di Polla, Vallo della Lucania e Sapri.
Con il decreto del Ministro Balduzzi emanato nel 2012 durante il Governo Monti, in ambito di riorganizzazione della rete di assistenza sanitaria, era stata prevista la cancellazione dei Punti Nascita che non garantivano un numero di nati superiore ai 500. Allo stesso tempo, però, veniva anche precisato che, per le aree svantaggiate e per le isole minori, le Regioni potevano chiedere delle deroghe. Nonostante la possibilità di tale richiesta, ogni anno si torna a dover discutere della possibile chiusura dei punti nascita dell’area a sud di Salerno ed in particolare di Polla, Sapri e Vallo della Lucania. Un tema che il governatore De Luca ha riaffrontato in occasione della sua visita a Sala Consilina, sulla base anche dei dati che riguardano il punto nascita di Polla dove, al momenti, per il 2024 si contano 325 nuovi nati fino ad oggi, a fronte dei 430 del 2023.
Il Ministro Schillaci dal canto suo, per stessa ammissione di De Luca, avrebbe già chiarito che, il problema non riguarda solo il territorio salernitano ma tutta Italia. Resta però la possibilità di poter procedere tramite richieste di deroga e, in particolare su questo aspetto, è intervenuto il Senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone che ha anche ricordato come, già in passato, il governatore campano, aveva provato a chiudere uno dei tre punti nascita, e precisamente Sapri, per evitare di presentare regolare richiesta di deroga che resta comunque possibile per le aree interne.
“Qualche anno fa – ricorda infatti il Sen. Iannone – De Luca tentò di chiudere il punto nascita di Sapri dando la colpa al Governo nazionale. Lo smascherammo perché in realtà non voleva assumersi la responsabilità di chiedere la deroga come previsto dalla Legge Balduzzi. Insultò i Sindaci appellandoli quali “pellegrini” ma alla fine rimase smascherato e costretto a chiedere la deroga. Ora – continua Iannone – ricomincia a raccontare balle accompagnato da scudieri nella parte sud della provincia di Salerno per la quale, in dieci anni di governo regionale, non ha fatto assolutamente nulla. Per questo deve raccontare frottole sui punti nascita di Vallo, Polla e Sapri, facendo passare per un atto eroico una richiesta di deroga che sarebbe vergognoso se non fosse richiesta. Si presenta oggi a Sud di Salerno – Conclude il Senatore di Fratelli d’Italia – perché pensa di essere in campagna elettorale ma è in fuorigioco anche nel suo partito”.