Punti Nascita, i sindaci di Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese si rivolgono al Ministro. Nessun rischio per Polla

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I sindaci dei comuni destinati a perdere il punto nascita in Campania, tentano l’approccio con il Ministro della Salute. I tre punti nascita individuati dalla Regione da chiudere per effetto del decreto Balduzzi sono Sapri, in provincia di Salerno e Piedimonte Matese e Sessa Aurunca in provincia di Caserta. Una decisione che trova la ferma opposizione delle comunità locali che temono la perdita di un servizio fondamentale per il territorio e che potrebbe poi portare ad un ulteriore riduzione dei servizi sanitari. I timori delle comunità, saranno dunque portati all’attenzione del Ministro della Sanità nei prossimi giorni dai primi cittadini Antonio Gentile sindaco di Sapri, Vittorio Civitillo e Lorenzo Di Iorio, rispettivamente sindaci di Piedimonte Matese e Sessa Aurunca, che proveranno a spiegare le ragioni dei territori che chiedono il mantenimento dei punti nascita trattandosi di aree disagiate. Nelle scorse settimane sono state numerose le manifestazioni organizzate a tutela del servizio nel Golfo di Policastro a cui si aggiunge ora anche la decisione di incontrare il Ministro della Salute Orazio Schillaci con un incontro previsto per il prossimo 17 giugno. Sarà un primo incontro finalizzato ad avviare un tavolo di concertazione e di confronto nel corso del quale i primi cittadini dei tre comuni che rischiano di perdere i punti nascita, spiegheranno le loro ragioni e il perché della necessità di tutelare il servizio presso le aree che, per le loro caratteristiche orografiche, sono da considerare aree disagiate. Inoltre la chiusura del Punto Nascita di Sapri potrebbe portare ad un aumento della mobilità passiva verso ospedali fuori regione vista la vicinanza con l’ospedale di Lagonegro in Basilicata. Scongiurato invece il rischio chiusura del Punto Nascita di Polla, a dispetto delle notizie diffusesi nei giorni scorsi che ipotizzavano ancora la chiusura. Il punto nascita pollese, infatti, resta pienamente operativo grazie anche ai numeri dei nuovi nati dell’anno 2024 di poco inferiori ai 400 parti a differenza del punto nascita saprese che non ha raggiunto i 200 bimbi nati nello scorso anno. Il rischio chiusura è stato smentito dal Dott. Francesco De Laurentiis, responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia del Luigi Curto di Polla ricordando come, ad oggi 4 giugno, presso il reparto da lui diretto sono nati nel 2025 155 bimbi. Nessun rischio chiusura dunque per il punto nascita di Polla. Rischio scongiurato non solo per i numeri ma anche per il lavoro che svolgono gli operatori del reparto a fianco delle famiglie. Sono infatti diversi gli appuntamenti organizzati dagli operatori del reparto per preparare al meglio i genitori all’arrivo dei piccoli Tra questi l’evento del pomeriggio di oggi 4 giugno presso l’aula Giosi Roccamonte dell’Ospedale pollese dal titolo “Un tè con l’ostetrica”, nel corso del quale, le future mamme possono interagire con le ostetriche per un focus sui momenti del travaglio e del parto.

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