Punti Nascita, Michele Di Candia a difesa del servizio: “A Polla una eccellenza; Sapri area interna da tutelare”Punti nascita

0
358

Il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL di Salerno, Michele Di Candia, ha deciso di intervenire con una nota per fare chiarezza sulla questione punti nascita ed in particolare per ciò che riguarda il rischio chiusura per le unità operative di Polla e Sapri.

In virtù anche della preoccupazione che si sta diffondendo tra le comunità Di Candia ha deciso di intervenire al fine si avviare un’attenta riflessione sul tema ma anche per fare chiarezza. Per ciò che riguarda l’ospedale di Polla, il presidente e sindaco di Teggiano Di Candia presenta i numeri del punto nascita guidato dal Dott. De Laurentiis, ricordando come, il numero dei nuovi nati a Polla sia in netta ripresa e che, negli ultimi 10 anni, è stata garantita la qualità delle prestazioni sanitarie come dimostrano i numeri che parlano di 0 decessi materni o neonatali a cui si aggiunge una drastica riduzione dei parti cesarei del 20% circa oltre ad un’attività ginecologica che è stata definita d’eccellenza. “Si tratta di dati – fa sapere Michele Di Candia – e non di opinioni. 𝐂𝐡𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐝𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐞𝐭𝐢𝐜𝐨. La qualità delle cure – continua – non si misura solo sui numeri, ma sulla professionalità degli operatori, sull’assenza di eventi avversi, sulla fiducia dei pazienti. È offensivo insinuare che chi opera con meno di 500 parti annui non sia “allenato” e possa mettere a rischio la salute delle madri. Così facendo si offende l’intera comunità professionale”.

Nella nota, inoltre, Di Candia torna anche sulla deroga concessa a Vallo della Lucania come area disagiata. Una deroga che, pur riconoscendola giusta, non condivide l’esclusività ricordando come, anche il punto nascita di Polla è ubicato in un’area interna servendo un bacino di utenza vasto che copre anche aree montane e rurali. Elementi che valgono in egual modo per l’ospedale di Sapri che, serve anche un’utenza geograficamente isolata e logisticamente fragile. “La costante minaccia di chiusura – spiega Di Candia – genera insicurezza tra le partorienti, che sempre più spesso decidono di rivolgersi a strutture fuori regione (Potenza, Lagonegro), causando un danno non solo sanitario ma anche sociale ed economico. Non si può restare in silenzio. 𝐋𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐢𝐚 deve continuare a difendere i territori e fare di tutto per ottenere le necessarie deroghe. Ma è 𝐚𝐥 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 che rivolgiamo l’appello più forte: non si può subordinare l’uscita dal Piano di Rientro alla chiusura dei punti nascita. Non si può chiedere ai territori di pagare un prezzo così alto”.

Annunciando che il prossimo 11 aprile si terrà a Roma un incontro presso il Ministero della Salute per discutere dell’uscita dal piano di rientro e della questione punti nascita Michele Di Candia dichiara in concliusione “𝐃𝐢𝐟𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐒𝐚𝐩𝐫𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐦𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐭𝐚̀, 𝐝𝐢 𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚, 𝐝𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞. Se si parla di sicurezza, allora si valutino i dati. E se si parla di efficienza, allora si riconosca l’eccellenza silenziosa che ogni giorno, con pochi mezzi e tanto cuore, questi ospedali”garantiscono”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here