PSA, ridotti i Comuni in zona rossa e previsti i ristori per gli allevatori

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Buone notizie per ciò che riguarda la Peste Suina Africana arrivano dalla Regione Campania dopo che, lo scorso maggio, 17 comuni della parte a sud di Salerno, erano stati individuati come zona rossa, provvedimento che aveva imposto numerose limitazioni sulle aree ritenute infette ed anche imposizioni che avevano messo a dura prova gli allevamenti suinicoli anche a carattere familiare.

L’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo ha infatti annunciato, nelle scorse ore, l’emissione di un nuovo provvedimento che ha ridotto il numero dei comuni afferenti alla zona rossa che sono passati dai 17 individuati a maggio a 8 che, secondo quanto deciso, restano confermati in zona critica. Inoltre, secondo quanto annunciato, sono anche stati definiti, attraverso avviso pubblico, gli aiuti straordinari a cui potranno accedere gli allevatori di suini sia di carattere commerciale che familiare inserendo nella prossima legge di bilancio un importo di circa 2 miliardi e 900 mila euro da destinare ai ristori. Per ciò che riguarda i nuovi confini delimitativi della zona rossa, la Regione Campania ha confermato l’ordinanza di maggio per i comuni di Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Sanza, Buonabitacolo, Padula, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari e Sassano.

I comuni che sono invece usciti da tale regime, sono invece stati inseriti in un altro gruppo definito Zona I composto da 36 comuni su cui si punterà ad avviare azioni di tutela del patrimonio e di bio sicurezza che, però, secondo quanto precisato dall’assessore regionale, non comporteranno comunque specifiche e particolari limitazioni. Un passaggio anche per ciò che concerne le richieste di attuazione di iniziative atte al depopolamento della fauna selvatica ed in particolar modo dei cinghiali.

“Siamo già all’opera – ha spiegato l’Assessore Caputo – insieme alla sanità veterinaria regionale, all’Istituto Zooprofilattico e al CRIUV, per definire quanto più possibile in maniera rapida ed incisiva tutti gli interventi tesi al depopolamento del cinghiale sul territorio, già avviata la procedura per costituzione dell’organigramma dei Gruppi Operativi Territoriali (GOT), ciò a salvaguardia del comparto suinicolo Campano, di importanza rilevante nel panorama italiano, con l’eccellenza del maialino nero Casertano. A questo proposito – annuncia inoltre – abbiamo approvato e finanziato un progetto presentato dal Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Napoli volto a creare una biobanca destinata alla conservazione di materiale genetico della razza autoctona campana del Suino nero casertano”.

Fuori dunque dalla zona rossa i comuni di Monte San Giacomo, Morigerati, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle Sant’Angelo e in arrivo gli attesi ristori per chi ha subito gravi danni a causa della diffusione della Peste Suina Africana.

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