La diffusione del virus della Peste Suina Africana resta ancora una problematica che, seppur andando a toccare solo alcune aree, non si riesce a sradicare. Per cercare dunque di porre un freno alla diffusione del virus, è sceso in campo il Prefetto di Salerno Francesco Esposito che ha voluto incontrare i sindaci e referenti degli enti interessati in una riunione in prefettura per fare il punto sulla situazione attuale e per cerca di individuare azioni da mettere in campo sulla base anche delle disposizioni emanate dal Commissario per la Peste Suina nominato dal Governo. All’incontro in prefettura erano presenti i sindaci dei comuni interessati e che, negli anni passati, sono stati individuati come zone rosse proprio per la presenza di carcasse di ungulati deceduti a causa del virus. Anche il Vallo di Diano, ma in generale numerosi esponenti delle amministrazioni comunali dell’area a sud di Salerno e che rientrano nel perimetro del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni, erano presenti all’incontro a cui ha partecipato anche il Dirigente del settore Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria della Giunta Regionale della Campania, il Dirigente dell’U.O.C. Sanità Animale dell’ASL di Salerno, il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e il Comandante Provinciale del Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno Nel dettaglio, i comuni chiamati a partecipare al tavolo di confronto sono stati: Alfano, Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Padula, Roccagloriosa, Rofrano, Sanza, Sassano, Torre Orsaia e Tortorella. Prevedere dunque una strategia per debellare il virus, è stato il tema su cui si sono confrontati i partecipanti al tavolo che, purtroppo, proprio a causa del diffondersi della Peste Suina Africana sui loro territorio, hanno registrato una forte crisi nel settore suinicolo locale. Un problema che va affrontato in maniera congiunta per il Prefetto Esposito che ha dunque anche messo a conoscenza dei presenti delle indicazioni fornite dal Commissario straordinario per la PSA.
La riunione si è concentrata, innanzitutto sulla illustrazione delle azioni messe in campo dalla struttura commissariale per cercare di frenare una ulteriore propagazione della malattia. Azioni quali: contenimento della popolazione di cinghiali nelle zone soggette a restrizione attraverso il rafforzamento delle barriere territoriali, comprese arterie stradali e autostradali; depopolamento dei cinghiali attraverso squadre dedicate e coordinate anche con unità dell’esercito; creazione di mappe di rischio; sorveglianza attiva, ricerca attiva e sorveglianza epidemiologica nei suini domestici e nei cinghiali selvatici anche attraverso l’istituzione di zone di controllo dell’espansione virale; elevazione degli standard di biosicurezza negli allevamenti. Si punterà dunque ad un rafforzamento delle misure adottate con i primi cittadini che hanno assicurato il loro impegno e la massima collaborazione, al fine di fermare il propagarsi del virus e poter dunque rimettere in sicurezza gli allevamenti suinicoli che rappresentano anche una importante fonte economica per il territorio.
Soddisfazione è stata espressa dal Prefetto Francesco Esposito per la disponibilità manifestata dai Sindaci a lavorare in sinergia con le istituzioni veterinarie per giungere, attraverso soluzioni condivise, al definitivo superamento della fase di emergenza. “Pur non rappresentando un pericolo per l’uomo, – fanno sapere dalla Prefettura di Salerno – la peste suina costituisce un serio rischio per la salute animale della popolazione interessata e, quindi, per la redditività del settore zootecnico suinicolo, senz’altro rilevante per il tessuto socio-economico del territorio”.