La Commissione Agricoltura della Camera approva, all’unanimità la risoluzione proposta dai deputati del centrodestra e finalizzata ad impegnare il Governo per avviare immediate e celeri azioni finalizzate a debellare la peste suina africana che, pur non essendo trasmissibile all’uomo, può comunque arrecare gravissimi danni all’economia del Paese con forti ripercussioni in alcuni settori come agricoltura, allevamento e commercio dei prodotti di tipo agroalimentare.
Nella giornata di ieri la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati si è riunita proprio per discutere della risoluzione composta da 12 punti che chiedono al Governo, innanzitutto di sollecitare le Regioni ed il Commissario Straordinario per la PSA a porre in essere le azioni necessarie per l’eradicazione della malattia sul territorio nazionale e a far si che i focolai individuati restino isolati. La risoluzione approvata all’unanimità, inoltre, chiede anche che vengano potenziate le attività di ricerca delle carcasse di cinghiale nelle zone ritenute infette e, inoltre, di adottare ulteriori misure atte al depopolamento nelle aree di restrizione. Non solo questo. Dai proponenti, arrivano anche richieste al Governo per lo stanziamento delle risorse economiche necessarie a Regioni e Commissario straordinario per l’attuazione di piani di eradicazione della PSA così come viene richiesto di prevedere risorse e procedure per concedere adeguati indennizzi agli allevatori danneggiati dalle restrizioni sanitarie imposte.
“Una buona notizia per allevatori e cittadini – dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Imma Vietri – Questa risoluzione impegna il Governo a sollecitare le Regioni e Commissario straordinario alla peste suina africana a mettere in campo tutte le misure necessarie per eradicare la malattia e a fare in modo che i focolai attivi non si estendano nelle zone attualmente indenni. L’obiettivo è tutelare le aree a più alta intensità di capi suini allevati e di stabilimenti produttivi di carni e salumi. Ora – aggiunge la deputata di FdI – spetta alla Regione Campania varare l’apposito piano di contenimento previsto dal Piano straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica. Non si deve perdere tempo per far sì che questo incubo, per tanti allevatori, finisca il prima possibile”.