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Siamo alle solite verrebbe da dire. Ci riferiamo alla vicenda trasporti che, ormai da anni, caratterizza il territorio campano. Ancor più nelle feste dove l’assenza di linee urbane ed extraurbane è di una evidenza imbarazzante. A Pasqua e Pasquetta è praticamente impossibile muoversi con i mezzi pubblici all’interno di Salerno città e, di conseguenza, per le località limitrofe più appetibili come la Costiera Amalfitana, tuttavia raggiungibile grazie alla disponibilità di alcune compagnie di navigazione. In merito alla vicenda è intervenuta la società Bus Italia che, con un comunicato, ha reso noto come nella due giorni pasquale verranno seguiti i soliti orari dei giorni festivi, come da contratto di servizio. Ed è quest’ultima precisazione che fa intendere la responsabilità del comune di Salerno nella vicenda, responsabile dell’ immobilismo in qualità di altro contraente. La situazione desta giustamente il malcontento della popolazione, che evidenzia come la città debba essere potenziata nei trasporti così da essere comoda a cittadini e turisti. Proprio il settore turistico andrebbe incentivato, non soffermando l’attenzione solo ed esclusivamente sulle attrazioni a pochi km di distanza come la Costiera Amalfitana. Ovviamente è un discorso ad ampio raggio che va esteso all’intera provincia di Salerno, come il nostro Vallo di Diano ricco di bellezze da promuovere e valorizzare, anche con il potenziamento dei trasporti, così da consentire di raggiungere, tra le altre, la suggestiva Certosa di San Lorenzo a Padula, aperta al pubblico domani e dopodomani, con ingresso gratuito nella giornata di Pasqua quale prima domenica del mese e rientrante, quindi, nella manifestazione “Domenica al museo”. Proprio l’assenza di collegamenti potrebbe essere il pretesto per trascorrere le feste visitando i nostri scorci storici ed artistici, che nulla hanno da invidiare alle altre bellezze storico culturali della regione. Si spera, come sempre, che la situazione possa cambiare in un futuro più o meno prossimo, in modo da allinearci alle altre realtà del Paese.
Federico D’Alessio