Potenza, Centro di ascolto per Distrofia Duchenne e Becker nella sede Banca Monte Pruno

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La differenza con le banche si vede dalle piccole cose. Le BCC sono diverse credito e la Banca Monte Pruno, in particolare, cerca da sempre di intervenire anche laddove persino il ritardo delle istituzioni è evidente. È il caso della concessione di ambienti della sede di Potenza dell’istituto di credito, per la realizzazione di un centro d’ascolto per le famiglie che devono convivere con la distrofia neuromuscolare di Duchenne e di Becker. Due malattie simili per gli effetti e ancora senza una cura ma che si differenziano per il grado di gravità. In entrambi i casi, si manifestano a partire dai 2-3 anni di vita e comportano una degenerazione dell’attività muscolare che parte con le difficoltà motorie per poi intaccare anche l’apparato respiratorio e cardiaco. Le famiglie che sono costrette a fare i conti con queste malattie, devono superare una serie infinita di difficoltà, anche per riuscire in qualche modo a provvedere ai trattamenti medici opportuni. Per questa ragione si è costituita l’associazione Parent Ptoject Onlus che, formata da genitori di bambini affetti da tale sindrome, hanno deciso di mettersi insieme per essere punto di riferimento di chi vive la stessa angoscia. Anche Potenza ci si è attivati a favore di questa associazione che, oltre a fornire informazioni e indicazioni per il trattamento medico, si occupa anche di raccogliere fondi per finanziare la ricerca contro la distrofia di Duchenne e di Becker. Nei giorni scorsi a Tito si è tenuta una serata di beneficenza Uccio De Santis, ospite d’onore che ha visto il supporto nella sua realizzazione della Banca Monte Pruno. La serate benefica di raccolta fondi è stata organizzata da Raffaele Olita e Gerardo Laurenzana che, si erano rivolti all’istituto di credito diretto da Michele Albanese per chiedere supporto alle loro iniziative benefiche. Nel corso dei colloqui intercorsi, il direttore generale Albanese ha avuto modo di conoscere la loro storia, apprezzare l’iniziativa e lodarne il coraggio e la determinazione. Laurenzana e Olita per lungo tempo sono stati impegnati nella ricerca di un sostegno e di un luogo dove aprire un centro di ascolto a sostegno delle famiglie colpite dalla patologia. Un sostegno che è arrivato dalla Banca Monte Pruno che ha messo a disposizione locali della sede di Potenza per consentire l’apertura del centro di ascolto. Detto fatto perchè nei giorni scorsi è avvenuta anche la stipula del protocollo d’intesa che suggella il patto e che porterà all’immediata inaugurazione della sede prevista per il prossimo mese di gennaio. Nei giorni scorsi infatti, il direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese, accompagnato dal responsabile area comunicazione Antonio Mastrandrea e Michele Landolfi preposto della sede di Potenza, si è recato presso la sede nazionale dell’Associazione Parent Project Onlus per la stipula del protocollo d’intesa con il presidente Luce Genovese che ha così avviato l’iter per l’apertura del centro di ascolto, realizzando quindi il sogno di Raffaele Olita e Gerardo Laurenzana. “Si tratta – ha sottolineato il Direttore Generale Michele Albanese- di una delle azioni più emozionanti che hanno caratterizzato la mia carriera. Da quando ho conosciuto Raffaele e Gerardo in me sono cambiate tante cose, ma principalmente ho capito quanto può essere forte la nostra attività di sostegno verso queste famiglie, le quali, ogni giorno, hanno qualcosa di nuovo da poter insegnare a tutti noi. Abbiamo realizzato qualcosa unico, ma siamo solo all’inizio e, soprattutto, anche la Banca Monte Pruno è scesa in campo per fermare la distrofia di Duchenne”.

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