Comunità di Caiazzano ormai esausta per la condizione che vive da due anni dopo la chiusura del Ponte Tanagro che sta costringendo in particolare i residenti lungo la strada a lunghi tratti per raggiungere la parte opposta.
Una comunità che, seppur appartenente a due territori ossia Padula e Sassano, viveva in simbiosi e che ora, invece è divisa da barriere new jersey in cemento istallate dalla Provincia di Salerno nell’ottobre del 2021 dopo che, a seguito verifiche, fu deciso la chiusura del tratto a causa di rischio crolli. Una decisione che necessitava di una rapida messa in sicurezza del ponte, vista anche la necessità per le comunità locali di poter usufruire dell’importante arteria di collegamento al fine di evitare lunghi tragitti. Da due anni però, nonostante le promesse e nonostante la consegna dei lavori alla ditta aggiudicatrice delle opere, pare ancora tutto fermo al palo e, l’esasperazione dei residenti, inizia a farsi sentire ed anche ad essere mostrata.
Nelle ultime ore, infatti, sul versante di Padula del Ponte Tanagro, è apparso uno striscione firmati dai cittadini che attaccano le amministratori locali invitandoli a vergognarsi. La chiusura del ponte, infatti, come spesso denunciato anche dai commercianti della zona, non solo costringe chi risiede a Caiazzano di Sassano di percorrere lunghi tratti per raggiungere Padula e viceversa, ma crea notevoli difficoltà economiche ai commercianti locali che, ormai da due anni, sono costretti a fare i conti con entrate sempre più esigue dopo aver perso gran parte della clientela proprio a causa della chiusura del Ponte Tanagro.
Lo scorso Luglio, il presidente della Provincia di Salerno e alcuni esponenti politici del territorio, erano presenti per la cerimonia di consegna del cantiere alla ditta incaricata dei lavori di abbattimento e rifacimento del ponte. Dallo scorso luglio ad oggi, però, resta ancora tutto fermo e, i lavori, non sono ancora partiti.