Ponte Tanagro, Tommasetti (Lega) sulla vicenda: “Finora solo passerelle”

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Lo scorso luglio la posa della prima pietra per il rifacimento del Ponte Tanagro, chiuso dall’ottobre del 2021 per la necessità di effettuare lavori di abbattimento e rifacimento del viadotto che collega Padula e Sassano in località Caiazzano. L’opera però non decolla. A intervenire sulla vicenda Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega, per un appello urgente per i lavori sul ponte di Caiazzano.

La mattina dell’8 gennaio si è notato da quelle parti un piccolo movimento. Lungo la strada sono stati visti operai per attività preparatorie all’intervento vero e proprio ma nulla di più. Eppure la vicenda, da oltre 2 anni, sta mettendo in ginocchio i vari esercizi commerciali presenti nell’area e sta creando disagi ai cittadini costretti a lunghi percorsi per poter raggiungere Padula o località Caiazzano di Sassano.

“Da due anni la strada tra Sassano e Padula è chiusa con gravi disagi per la circolazione. Non abbiamo dimenticato quando, a luglio 2023, il Presidente della Provincia e i consiglieri regionali del territorio, inaugurarono in pompa magna l’inizio dei lavori che di fatto sarebbero partiti solo diversi mesi più tardi. Eppure si parlò di un periodo di 180 giorni per concludere il cantiere. Il termine è scaduto già da qualche giorno e siamo qui a commentare il nulla: per vedere in azione operai e ruspe è stato necessario attendere l’inizio di quest’anno, solo per interventi propedeutici. L’opera sembra in alto mare, considerando che la prima fase, ovvero la demolizione del vecchio ponte, non è ancora entrata nel vivo. Chissà quanto bisognerà attendere per il nuovo”. Tommasetti sottolinea il malcontento della popolazione locale: “La chiusura del ponte è un’altra mazzata al Vallo di Diano e non solo. Ma oltre ai problemi di cui soffre la viabilità, a esasperare i cittadini sono le prese in giro. Si aspettavano un ponte, finora hanno avuto solo passerelle. Non si può lasciare che intere comunità rimangano isolate o irraggiungibili per le lungaggini burocratiche che troppo spesso paralizzano progetti come questo. Si diano tempi certi anziché lasciare che pure il 2024 trascorra senza risolvere nulla”.

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