Un lavoro di non poco conto quello che si sta realizzando sul Fiume Tanagro dove, in questi giorni, sono in atto interventi di spostamento della sabbia dal letto del fiume sulle sponde, in attesa di ottenere i risultati delle analisi effettuate nei giorni scorsi.
Il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro, a distanza di 20 anni sta intervenendo sul corso del Fiume che attraversa il comprensorio valdianese nei punti strategici e pericolosi dove, in passato, piogge intense hanno provocato piene e conseguenti allagamenti dovuti alla rottura delle sponde ed alle esondazioni che hanno raggiunto campi coltivati ed abitazioni. Si tratta di un intervento strutturale che, per quanto possa ridurre i rischi esondazione e garantire una maggiore capienza del Fiume in caso di pioggia abbondante, potrebbe comunque non risolvere definitivamente il problema.
Di sicuro, però, ridurrà i rischi che, fino a pochi mesi fa, erano certezze in caso di poche ore di pioggia intensa. Lo scorso inverno, infatti, si sono registrati numerosi casi di esondazioni a causa della rottura degli argini in più punti, dovuta ad un rallentato deflusso delle acque con gli argini che non riuscivano a contenere l’acqua piovana.
Per ridurre tale rischio, il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro, si è attivamente impegnato e grazie alle risorse economiche recuperate dal Consigliere regionale Corrado Matera per circa 1 milione di euro, sta ora effettuando gli interventi necessari. Risorse che hanno consentito all’ente consortile presieduto da Beniamino Curcio di realizzare gli interventi sul Fiume Tanagro in collaborazione con SMA Campania ed altri enti che sono impegnati nelle attività di verifica e di messa in sicurezza del fiume. Nelle scorse settimane gli interventi hanno riguardato la rimozione della vasta vegetazione presente, nelle ultime ore, il mezzo meccanico del Consorzio di Bonifica è al lavoro per lo svuotamento della vasca con il trasferimento della sabbia sugli argini del fiume. Un intervento che favorirà un deflusso dell’acqua più regolare, riducendo il pericolo di piena.
Il materiale sabbioso, sarà poi rimosso anche dagli argini, dopo l’arrivo dei risultati delle analisi.