Polla, TARI case non abitate. I cittadini “invitati” a pagare annunciano battaglia

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C’è fermento a Polla per le bollette TARI sulle case non abitate. Negli ultimi giorni non si parla d’altro, con i diretti interessati, coloro che hanno ricevuto l’avviso di pagamento (tecnicamente l’avviso di accertamento che conclude il procedimento tributario), che annunciano battaglia. La società SOGET, che gestisce la riscossione dei tributi per il Comune di Polla, ha già chiarito come la tassa sui rifiuti delle case non utilizzate o non utilizzabili debba pagarsi in caso di utenze attive per l’immobile.

Per questo motivo, la SOGET ha inviato a 750 cittadini pollesi un avviso di accertamento con relativo “invito” a pagare, un provvedimento emesso a conclusione di un procedimento tributario in cui è stata constatata un’omessa o infedele denuncia, ovvero che il contribuente ha dichiarato di possedere ed occupare una superficie diversa da quella reale, conseguendone un mancato o parziale pagamento. Parliamo di controlli che riguardano la totalità dei contribuenti, che utilizzano o il metodo della misurazione sul posto oppure il riferimento della superficie catastale, rilevata dall’Agenzia del Territorio.

Presupposto della TARI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. La società di riscossione, in questo caso, ha effettuato controlli su tutti gli immobili potenzialmente in grado di produrre rifiuti. Solo all’esito di questa procedura, dunque, sono state rilevate delle irregolarità e scaturiti i provvedimenti tanto discussi dai destinatari.

Federico D’ALESSIO

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