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Ieri a Polla si è tenuto il Consiglio comunale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno vi era l’approvazione del Regolamento relativo al Registro del Testamento biologico.
La legge in materia, la n.219/2017, è in vigore dallo scorso 31 gennaio e introduce la disciplina delle cosiddette DAT, le disposizioni anticipate di trattamento che danno la possibilità di stabilire in anticipo a quali esami, terapie o singoli trattamenti sanitari dare o non dare il proprio consenso nel caso in cui ci si dovesse trovare in uno stato di incapacità mentale e quindi nell’impossibilità di poter esprimere la propria volontà. Anche il Comune di Polla ha quindi deciso di dotarsi degli strumenti che consentono la ricezione e la raccolta di tali attestazioni.
Con le DAT tutti i cittadini maggiorenni e capaci di intendere e di volere possono indicare quali cure intendono accettare o rifiutare nel caso in cui si dovessero trovare in condizioni patologiche irreversibili. Possono essere espresse per atto pubblico o scrittura privata autenticata e consegnata all’Ufficio competente del Comune di residenza, qualora quest’ultimo sia dotato, come ha fatto Polla, del Registro per il Testamento biologico. Il firmatario del biotestamento può anche indicare un fiduciario, maggiorenne e capace di intendere e di volere, che possa prendere decisioni in nome e per conto suo, tenendo in debito conto eventuali cambiamenti e progressi della medicina. Il fiduciario accetta la nomina attraverso la sottoscrizione delle Dichiarazioni o con atto successivo allegato al Testamento biologico. La legge prevede che le disposizioni possono essere rinnovate, modificate o revocate in ogni momento e sono esenti da bolli o tasse.
Nel Vallo di Diano, prima di Polla, hanno già deliberato in tale senso i Comuni di Sassano, Sala Consilina e Padula. Ad Atena Lucana invece nel maggio scorso un cittadino, Giuseppe Parrella, ha protocollato la richiesta per l’istituzione del Registro ma al momento non vi sono novità in merito.
Rosa Romano