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10 anni fa la Chiesa di San Vincenzo a Polla veniva chiusa al culto con l’obiettivo di effettuare lavori di riqualifica e messa in sicurezza. Un lungo ed interminabile periodo che la comunità pollese ne ha atteso pazientemente il trascorrere per poi gioire ieri per la riapertura al culto del luogo sacro. Modificato nella sua architettura originaria è stata resa più funzionale alle esigenze della comunità che, nel pomeriggio di ieri, ha partecipato entusiasta alla solenne cerimonia di consacrazione in Piazza Gerardo Ritorto. Ad officiare la Santa Messa di consacrazione il vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro Mons. Antonio De Luca.
Toccante ed emozionante la cerimonia di benedizione del luogo sacro e del sacro altare che si è svolta prima del momento dell’eucarestia. Mons. De Luca, aiutato da Don Paolo Longo, ha benedetto l’ambiente con l’incenso per poi spostarsi lungo il percorso della Via Crucis per continuare la benedizione delle croci. A seguire si è proceduto all’illuminazione della Chiesa con l’accensione delle luci e delle candele per poi dare il via alla alla consacrazione dell’altare e al suo allestimento con i paramenti sacri per poter ospitare la benedizione della Santa Eucarestia. Un rituale che ha emozionato i tantissimi fedeli che hanno partecipato alla cerimonia in primis l’amministrazione comunale con il sindaco Rocco Giuliano, l’assessore Massimo Loviso e il consigliere provinciale Giovanni Guzzo.
Riapre così, a vita nuova e completamente rinnovata la Chiesa di San Vincenzo che è stata anche modificata in molti aspetti. Innanzitutto è stato spostato l’altare nella parte nuova della Chiesa. Cambia anche l’ingresso. L’edifico realizzato negli anni 30 infatti vedeva l’ingresso posto con direzione della strada mentre, in questa nuova Chiesa si accede direttamente dalla Piazza rendendolo quindi anche più sicuro e potendo usufruire di un più ampio spazio. Anche le sacre effige sono state rifatte grazie all’aiuto e al lavoro dell’artista e storico Antonio Tortorella. Nella realizzazione della struttura gli architetti hanno comunque voluto mantenere una parte dell’antica chiesa, da custodire a memoria, mantenendo la parte posteriore dell’edificio sacro ed un’antica iscrizione ritrovata nella vecchia cappella che sarà custodita all’interno del nuovo edificio
Anna Maria CAVA