Polla, Presto in proiezione il film “Volevo Solo Vivere – Treno 8017 ultima fermata” dedicato alla strage di Balvano

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Presso Ferrovie dello Stato è stato proiettato, a due anni dalla realizzazione, il film “Volevo solo Vivere” che racconta la storia della più grande tragedia che ha colpito il trasporto ferroviario. Stiamo parlando della tragedia dell’8017, meglio conosciuta come la tragedia di Balvano, in cui, nel 1944 persero la vita centinaia di persone soffocate dall’inalazione di gas tossici. Una tragedia per lungo tempo dimenticata e portata alla ribalta delle cronache nazionali grazie all’interesse dei registi Antonino Miele e Vito Cesaro ma soprattutto dell’editore Giuseppe Esposito, che ha curato la sceneggiatura del film “Volevo solo Vivere – treno 8017 ultima fermata”. Alla realizzazione del hanno contribuito anche gli attori dell’Associazione Tempo e Memoria di Polla in occasione delle riprese realizzate nei giorni 21, 22 e 23 gennaio 2013 proprio nella stazione pollese, unica in grado di ben rappresentare le stazioni del tempo e le cui condizioni, a seguito recupero, consentivano le riprese cinematografiche. Inoltre, gli sceneggiatori hanno individuato come adeguata, la galleria presente a poca distanza dalla stazione, in tutto simile alla galleria delle Armi di Balvano, luogo in cui si è consumata la tragedia. La galleria, è stata a suo tempo rimessa in sicurezza e ripulita dalla folta vegetazione, dai volontari della protezione civile di Polla e dagli artisti di Tempo e Memoria, ulteriore contribuito alla realizzazione del medio-lungometraccio storico. Il film, della durata di circa un’ora, con un cast composto da grandi attori come: Carlo Croccolo e il giovane Emiliano De Martino, racconta la drammatica vicenda del treno 8017 che trasportava circa 600 persone partite da Napoli il 3 marzo 1944, costretta a recarsi nell’area lucana per barattare prodotti distribuiti dagli statunitensi, con derrate alimentari. Quel giorno il treno partito con una locomotiva elettrica, giunto a Battipaglia fu sostituito da 2 locomotive a vapore essendo la tratta ferroviaria successiva non elettrificata. Il convoglio non prevedeva la seconda locomotiva ma, visto il peso si pensò di utilizzarne due per facilitare il valico del duro tratto tra Baragiano e Tito. Giunse in ritardo alla stazione di Balvano, e non raggiunse mai la fermata successiva. Nella galleria delle armi, il treno si bloccò e i macchinisti, si racconta, tentarono di far indietreggiare il convoglio per riportarlo fuori ma tutto si rivelò inutile. Il treno 8017, era partito dalla stazione di Balvano 50 minuti dopo la mezzanotte e sarebbe dovuto giungere alla fermata successiva di Muro Lucano intorno all’1 e 10 di notte. Ma alle 2,40 non vi era traccia del treno. Solo dopo 5 ore a Balvano il frenatore del carro di coda dell’8017, giunto a piedi avvisò il capostazione che nella galleria delle armi era fermo un treno con numerosi cadaveri a bordo. Si parla di circa 600 vittime ma le cifre non sono mai state confermate. Pochissimi i superstiti riusciti a scampare alla morte per inalazione di gas tossici. Oggi, a distanza di oltre 70 anni dalla tragedia il film, con attori dell’associazione Tempo e Memoria e altri cittadini di Polla tra i quali Pasquale Ammaccapane, deceduto lo scorso ottobre in un incidente stradale, la strage del treno 8017 torna alla ribalta. Presto il film sarà presentato anche a Polla. E’ infatti prevista la proiezione in occasione della terza edizione di Polla in Corto, la rassegna dedicata ai film di cortometraggio, organizzata dall’Associazione Tempo e Memoria, in collaborazione con  I ragazzi del Ponte in programma il 31 luglio e 1 agosto. 

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