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Ricorre oggi la 23esima Giornata Mondiale del Malato. Istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II un anno dopo aver ricevuto la notizia di essere affetto dal morbo di Parkinson, Papa Wojtila scelse l’11 febbraio come data di celebrazione, giorno che per la Chiesa Cattolica si festeggia la Madonna di Lourdes, laddove malattie e sofferenze sono ogni giorno presenti e dove, numerose testimonianze, hanno dichiarato di essere giunti alla guarigione proprio dopo essere stati nel luogo santo. Anche a Polla, presso l’Ospedale Luigi Curto, come ormai di tradizione, è stata celebrata la Giornata Mondiale del Malato con la santa messa officiata dal vescovo Mons. Antonio De Luca. Quella di quest’anno però, ha avuto ancor più significato vista l’importante cerimonia che ha seguito la Santa Messa. Nell’atrio dell’Ospedale, costruito da Luigi Curto, al suo rientro dopo essere stato per mungo tempo in Argentina costretto ad emigrare, è stata collocata la statua della Madonna di Lujàn, Protettrice dell’Argentina e definita da Papa Francesco “La Madre degli Umili e dei Poveri”. La statua donata da Helda Stabile, nata e residente a Buenos Aires , ma pollese di origine, vuole far conoscere anche al Vallo di Diano il culto della Vergine, e saldare quel legame che l’Ospedale Luigi Curto ha con la terra Argentina. Il suo fondatore, infatti, dopo aver contribuito alla nascita dell’Ospedale Italiano a Buenos Aires, uno dei più grandi ospedali dell’Argentina, rientrato a Polla volle realizzare la struttura medica anche nel suo paese d’origine. A 110 anni di distanza Polla rende omaggio alla terra Argentina e alla sua Santa Protettrice che negli anni tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento, accolse numerosi immigrati provenienti proprio dalle nostre terra e partiti in cerca di maggior fortuna. Luigi Curto fu tra coloro che, vivendo in grandi difficoltà qui in Italia, si trasferì in Argentina dove riuscì, invece, a raccogliere i frutti del suo lavoro, quegli stessi frutti che oggi sono visibili nell’Ospedale a lui dedicato e che dal 1905 raccoglie e combatte la sofferenza e il dolore