La suggestiva e storica fiaccolata di Sant’Antuniello a Polla, è stata protagonista, nei giorni scorsi della seconda edizione della Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, promossa dalla Regione Campania e che si è svolta presso l’Ex tabacchificio di Capaccio Paestum. Un evento per conoscere, attraverso stand espositivi, tavole rotonde, degustazioni e laboratori, il patrimonio culturale immateriale campano con le sue pratiche tradizionali connesse ai saperi, alle celebrazioni (riti e feste), alle espressioni artistiche e alla cultura agro-alimentare. Un patrimonio di cui è ricca la Campania e di cui fa parte anche l’evento tradizionale che apre ai festeggiamenti in onore di Sant’Antonio a Polla e che vede l’intera comunità pollese unita per il passaggio della piccola statua di Sant’Antuniello intorno ai falò preparati nelle diverse contrade in segno di devozione e per richiedere la protezione del Santo.
La Fiaccolata di Sant’Antuniello di Polla proprio quest’anno è stata riconosciuta dalla Regione come Patrimonio Immateriale della Campania e, pertanto, dal 5 al 7 Dicembre l’amministrazione comunale di Polla insieme all’associazione Sant’Antuniello, sono stati presenti a Capaccio Paestum con un proprio Stand per promuovere l’iniziativa. Ricordiamo che in Campania sono 124 i riconoscimenti per ora validati. La Fiaccolata è quindi uno dei 124 Patrimoni regionali. A Paestum i soci dell’Associazione Sant’Antuniello, a turno, sono stati protagonisti presso lo stand espositivo, fornendo materiale a migliaia di studenti, turisti, curiosi e tanti giornalisti, al fine di promuovere la Fiaccolata in provincia di Salerno e in regione Campania. I soci dell’Associazione hanno inoltre dialogato con le altre associazioni, enti, Proloco presenti che presentavano il proprio patrimonio immateriale.
“Un’esperienza entusiasmante – riferiscono i partecipanti alla manifestazione – che inorgoglisce e sprona l’associazione ad andare avanti per sostenere la Fiaccolata, per la devozione che in essa ripone un’intera comunità, per il suo significato collettivo e spirituale che oggi rappresenta per i cittadini pollesi”.