200 mila euro di fondi assegnati lo scorso settembre dalla Protezione Civile della Regione Campania al comune di Polla per la messa in sicurezza dell’area che, come diversi altri comuni, era stata interessata e duramente colpita dagli eventi meteorologici avversi che si sono verificati nel periodo 16 – 23 gennaio 2023.
All’indomani del verificarsi del maltempo e, viste le numerose gravi conseguenze avute in diversi comuni della Provincia di Salerno, la Regione Campania aveva deciso di stanziare fondi per oltre 1 milione di euro per la messa in sicurezza ed il ripristino delle aree interessate dagli eventi calamitosi. A presentare domanda per l’assegnazione dei fondi, con relativa progettazione, anche il comune di Polla, guidato dal Sindaco Massimo Loviso che, visti gli effetti del maltempo, aveva presentato richiesta per l’ottenimento di parte dei fondi finalizzati al ripristino degli argini del Fiume Tanagro che, in conseguenza elle abbondanti piogge abbattutesi su tutto il Vallo di Diano, non avevano retto, provocando lo straripamento delle acque ed il rischio allagamento di diverse abitazione poste nelle vicinanze.
200 mila euro i fondi assegnati al comune di Polla. Oltre ai 200 mila euro finalizzati al consolidamento e ripristino della scarpata sottostrada di Loc. Massicelle, sono stati inoltre assegnati ulteriori 8 mila euro per altri interventi di minore entità ma comunque fondamentali per la messa in sicurezza del territorio gravemente danneggiato dal maltempo del gennaio 2023. Grazie a quei fondi, in questi giorni, sono dunque partite i primi interventi previsti che riguarderanno in special modo la realizzazione della paratia e sistemazione della sponda sinistra del Fiume Tanagro.
Inoltre è anche previsto un intervento di recupero della strada adiacente che, a seguito della frana, è stata danneggiata. Si tratta, come assicurato dal primo cittadino Loviso, solo dei primi interventi a cui si aggiungeranno anche altre opere finalizzate a garantire la sicurezza nell’area e per le famiglie coinvolte che, lo scorso anno, furono costrette a lasciare le loro abitazioni risultate poco sicure a causa proprio della frana.