È giunta l’attesa comunicazione che conferma la suddivisione di un notevole importo di denaro per 81 comuni che sono collegati in modo diretto o indiretto al Fiume Tanagro e che, grazie all’iniziativa messa in campo dal Comune di Polla, potranno essere rimborsati per gli anni che vanno dal 2016 al 2023, quindi per gli anni precedenti all’avvenuto riconoscimento, per lo sfruttamento delle acque del Fiume Tanagro per fini idroelettrici. L’iniziativa relativa al pagamento dei sovracanoni risale al 1953 con il territorio del nord Italia particolarmente interessato all’arrivo di Sovracanoni Idrici per il Bacino Imbrifero Montano, inizia ora ad essere operativo anche nel sud del Paese con l’area del Sele e del Tanagro, che raccoglie 81 comuni in totale, che si è visto assegnare una prima somma valevole per le annate precedenti di oltre 3 milioni 190 mila euro che saranno suddivisi in base ad un piano di riparto realizzato sulla base di quelle che sono le normative vigenti in materia. Questa mattina, presso l’aula consiliare del Comune di Polla, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione e di annuncio del prossimo arrivo delle somme dovute fino al 2023 agli 81 comuni che si sono riuniti insieme per la costituzione del Bacino Imbrifero Montano e che vede come comune capofila Polla. Il primo cittadino Massimo Loviso ha dunque illustrato l’iniziativa ed il percorso svolto, ringraziando i comuni che hanno contribuito con due delibere: una prima delibera in cui i comuni hanno individuato Polla come comune capofila ed una seconda delibera in cui hanno approvato il piano di riparto delle somme che, in gran parte, saranno riservate al Comune di Polla sulla base dell’influenza del territorio nelle opere e nell’approvvigionamento idrico. Un risultato di grande importanza, ha voluto sottolineare il primo cittadino Loviso, per tutti i comuni del BIM che, grazie a questi introiti che saranno assegnati anche negli anni futuri, potranno godere di maggiori risorse economiche per le casse comunali che, soprattutto negli ultimi anni, stanno soffrendo particolarmente per l’assenza di risorse necessarie a garantire importanti servizi alle comunità locali