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Continuano le segnalazioni del sindaco di Polla Rocco Giuliano sullo stato di abbandono in cui versa il Fiume Tanagro in particolare nel tratto che attraversa il centro abitato pollese. Nuova richiesta di intervento indirizzata questa volta all’Assessore regionale Fulvio Bonavitacolo delegato alla Difesa del Suolo e all’ecosistema. La presenza di detriti e vegetazione varia sta ostruendo il normale deflusso delle acqua che, seppur in questo periodo estivo può non destare particolare preoccupazione visto soprattutto il lungo periodo di siccità e il basso livello delle acque del fiume, può costituire però un grosso pericolo in vista della stagione autunnale.
È questo il momento opportuno per intervenire e adottare azioni preventive che non mettano a rischio l’incolumità dei cittadini. Il sindaco di Polla Giulinao, nella consapevolezza che azioni tardive potrebbero anche risultare inefficaci, continua a sollecitare interventi agli enti preposti. Sul Fiume Tanagro, infatti, pare che gli enti locali come comuni, consorzio di bonifica e comunità Montana non possono intervenire essendo infatti gli organi regionali che hanno l’esclusiva competenza sul corso d’acqua. Da qui le diverse sollecitazioni del primo cittadino con l’ultima in ordine di tempo che nella giornata di ieri ha scritto una lettera all’assessore Bonavitacola in cui ha ribadito la necessità e l’urgenza di effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria sull’alveo del fiume Tanagro.
Nella nota, il primo cittadino pollese, ribadendo ancora una volta come vi sia la necessità di realizzare tali interventi con estrema urgenza, ricorda anche che, trattandosi – si legge nella lettera – di attività di tipo specialistico, è necessario provvedere a mezzo attrezzature e mezzi idonei, oltre che operai all’uopo specializzati attualmente – sottolinea nella lettera – nelle disponibilità del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro e della Comunità Montana Vallo di Diano, come confermato dai rispettivi rappresentanti legali”. Si attende quindi l’ok e l’autorizzazione da parte della Regione per poter intervenire.
Anna Maria CAVA
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