Polla, concluse ricerche archeologiche all’interno della Grotta. A dicembre la presentazione dei risultati

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La grotta di Polla acquisisce un valore inestimabile per riscoprire dettagli della vita di migliaia e migliaia di anni fa. Un percorso avviato da tempo dall’amministrazione comunale e che, negli anni passati, ha subito uno stop solo per la diffusione della pandemia da Covid. Nelle scorse ore si è concluso La sessione di scavi archeologici che hanno avuto inizio o scorso 25 settembre. 7 giorni di ricerca per scoprire nuovi ed importanti dettagli sulla funzionalità dell’antica grotta che, secondo quanto emerso nel corso degli anni e delle ricerche effettuate dall’Università del Molise e coordinate dalla Prof.ssa Antonella Minelli, grazie alla collaborazione del Comune di Polla guidato dal Sindaco Massimo Loviso e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, veniva utilizzata come luogo di sepoltura.

Si tratta di attività che avranno durata triennale con autorizzazione ministeriale che si pongono come fine specifico proprio quello di conoscere meglio in contesto archeologico nel quale la cavità ipogea è stata particolarmente utilizzata delle popolazioni abitanti nell’area pollese nel periodo che va dal neolitico finale ossia metà del V millennio a.C. all’Età del Bronzo ossia il II millennio a.C.. La Grotta di Polla è conosciuta, tra le cavità del Vallo di Diano, per essere un antico smaltitoio naturale delle acque di troppo pieno di un lago pleistocenico, che ha accumulato nel tempo fango e acqua, la cui quantità ha costituito un’attrazione per gli speleologi che l’hanno esplorata già negli anni ’60, rilevandone l’articolazione interna della lunghezza di 1 chilometro, ma anche una limitazione per le ricerche che sono ostacolate oggi proprio dall’eccessiva presenza di fango che rende difficoltosa la visione e l’andamento al suo interno.

Si rinnova – commenta il Sindaco Massimo Loviso – l’impegno dell’Amministrazione Comunale di portare avanti e favorire le attività finalizzate alla conoscenza e lo studio della Grotta di Polla e di divulgarne, soprattutto, tra i giovani e la comunità, gli straordinari risultati della ricerca scientifica che gli ultimi anni ha gettato nuova luce sul nostro sito storico – culturale unico nel suo genere ancora da scoprire ed indagare“.

L’importanza archeologica della Grotta è stata confermata negli anni ’70 ma dal 2016 le campagne di scavo sono riprese con l’intervento dell’Università del Molise, coordinate dalla prof.ssa Antonella Minelli, docente di Archeologia preistorica presso l’Ateneo. Gli scavi, svoltisi con una certa continuità in questi anni, tranne che negli anni del Covid, hanno permesso di comprendere quanto la Grotta oggi occupi una rilevante posizione nel quadro delle emergenze speleo-archeologiche della nostra penisola, poiché conserva tracce di comunità preistoriche che hanno usato la grotta come luogo sacrale e di culto. E’ stato, infatti, possibile ricostruire le modalità di sfruttamento della cavità ipogea, con evidenze di sepolture, di corredi funerari, di rituali che si sono perpetrati all’interno per decine di migliaia di anni, grazie all’oscurità e al fascino sacrale della Grotta.

Oggi le ricerche stanno pian piano svelando quanto di misterioso è nascosto sotto coltri di fango e stanno contribuendo a ricostruire l’ancestrale identità delle genti che hanno abitato a Polla migliaia di anni fa. Grazie alla sinergica collaborazione tra Università e Comune, formalizzata con un accordo tra parti lo scorso aprile, si lavorerà per il prossimo futuro a rendere la Grotta sempre più un attrattore sia per gli specialisti del settore, sia per l’intera comunità che riconosce nella Grotta un bene culturale dalle enormi potenzialità didattiche e scientifiche. Proprio nell’ottica di rendere fruibile, dal punto di vista conoscitivo, la ricchezza della Grotta sarà organizzato per dicembre 2024 un convegno e una pubblicazione didattico- divulgativa che permetteranno di aggiornare il pubblico sui risultati delle ricerche ivi condotte fino ad oggi.

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