Polla, 400 anni dell’arte di Fra Umile da Petralia. Un suo Crocifisso custodito all’interno del Convento

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Giovedì scorso a Polla l’incontro dedicato a Fra Umile da Petralia ma soprattutto alle sue opere scultoree rappresentati Gesù Crocifisso. Opere di grande valore realizzate tutte nella prima metà del seicento e che, in tutto il mondo, se ne contano 22 attribuiti con certezza al frate Maestro artigiano del Legno. Una di queste opere, pare l’unica ad essere stata firmata dall’artista, si trova a Polla, conservata presso il Convento Francescano del Santuario di Sant’Antonio e, per celebrare i 400 anni dall’inizio della realizzazione delle sue opere rappresentanti il Cristo Crocifisso, negli ultimo mesi sono state avviate una serie di iniziative che, mettendo insieme i comuni che custodiscono le opere di Fra Umile, cercano di valorizzarne il contenuto ed il significato.

Fra Umile fu tra i primi scultori a rappresentare il Gesù crocifisso secondo le disposizione del Concilio di Trento che aveva stabilito che la figura di Gesù Cristo Crocifisso venisse rappresentata “afflitta, sanguinante, trattato con disprezzo, con la pelle lacerata, ferita, deformata, pallida e sgradevole a vedersi“ al fine di suscitare emozioni, pietà e devozione nei fedeli. Fra Umile, nato e cresciuto in una famiglia di scultori del Legno, realizzo i suoi crocifissi in una maniera così attenta da sembrare vivi e da rendere in modo straordinario la sofferenza del Cristo. Si tratta dunque di opere di straordinario valore artistico che, a 400 anni dalla realizzazione del primo Crocifisso, si stanno cercando di valorizzare ed anche conoscerne la storia in maniera più approfondita.

L’incontro che si è svolto giovedì scorso a Polla, presso la Chiesa Santuario del Convento di Sant’Antonio a Polla, alla presenza oltre che del Sindaco Massimo Loviso anche di esperti e storici dell’arte, rientra in questo programma di iniziative che raccoglie insieme i comuni detentori di uno dei crocifissi di Fra Umile. Un incontro che si è aperto con i saluti del Sindaco Massimo Loviso e del guardiano del Convento Fra Marco della Rocca, per poi proseguire con gli interventi e le relazioni oltre che dello storico dell’arte Prof. Gianpasquale Greco, anche a Fra Domenico Marcigliano che ha concluso i lavori

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