È disponibile il riparto delle risorse per le azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e contro le povertà educative in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un Piano da 1,5 miliardi per superare i divari territoriali.
La prima tranche di risorse assegnata alla Campania ammonta a 79.322.182,06euro stanziati per 443 istituti della regione di cui 87 sono in provincia di Salerno. E tra questi: l’IC di Montesano sulla Marcellana con 76.768,13euro; a Sala Consilina l’IIS Marco Tullio Cicerone con 227.674,09euro, l’IC Sala-Viscigliete con 106.578,20euro, l’IC Sala-Camera con 91.310,16euro; l’IIS Sacco di Sant’Arsenio con 233.843,03euro; l’IC di Sassano con 98.814,28; l’IIS P.Leto di Teggiano con 163.601,20euro.
È quanto prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Istruzione che, dopo una prima fase dedicata all’edilizia scolastica e agli Avvisi per gli Enti locali, entra ora nella seconda, quella dedicata alle scuole, con fondi che arrivano direttamente agli Istituti scolastici per migliorare i risultati negli apprendimenti di studentesse e studenti.
“In questi giorni – spiega il ministro Patrizio Bianchi – ho firmato la prima tranche di risorse del Piano contro la dispersione scolastica e per il superamento dei divari territoriali che andrà avanti fino al 2026. Abbiamo 1,5 miliardi a disposizione. I primi 500 milioni serviranno a finanziare progetti in 3.198 scuole secondarie di primo e di secondo grado con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni. Sono risorse che assegniamo direttamente alle istituzioni scolastiche, sulla base di precisi indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico”.
Oltre il 50% dei fondi è destinato al Sud.
Le scuole coinvolte in questo primo step ricevono la comunicazione del finanziamento, ma anche la convenzione con le indicazioni sulla base delle quali potranno realizzare la loro progettazione. I progetti partiranno con il prossimo anno scolastico e avranno durata biennale. A questo primo step faranno seguito altre due tranche di finanziamento, la prima dedicata a favorire l’acquisizione di un diploma ai giovani, anche tra i 18-24 anni, che hanno abbandonato precocemente gli studi, mentre con la seconda saranno attivati progetti per il potenziamento delle competenze di base per superare i divari territoriali e anche alcuni progetti nazionali nelle aree più periferiche delle città e del Paese.