Un disegno di legge finalizzato ad intervenire esclusivamente sulle realtà e sull’operatività dell’ente Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano. Lo scorso 24 aprile, il Senatore Maurizio Gasparri, come annunciato nel corso della sua partecipazione alla kermesse dedicata all’asparago selvatico a Roscigno, ha presentato nuovamente il disegno di legge costruito appositamente per l’area protetta cilentana e valdianese che, come riportato nel disegno di legge, concepito oltre 30 anni fa, è ora composto da norme che risultano obsolete e non rispondenti alle necessità dei territori.
La proposta, già presentata nel novembre del 2015 nella XVII Legislatura a guida Renzi, non vide mai l’avvio dell’iter per esaminare la proposta. Il Senatore Gasparri, dunque, ci riprova, ripresentando nuovamente il suo disegno di legge composto da 6 articoli. Nell’articolo 1 del DDL viene spiegato che la proposta “rimodula i principi per la gestione dell’area naturale del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni, riconosciuto patrimonio UNESCO, al fine di meglio garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese nel rispetto anche delle popolazioni residenti”. In particolare, come spiegato nella premessa del Disegno di Legge dall’autore Sen. Gasparri, infatti, si vuole correggere quelle storture emerse che, peraltro, hanno indebolito gli enti locali dando troppe competenze all’ente Parco. Un elemento che è chiaro già dalla mancata possibilità di esprimersi degli enti locali. Non a caso, come evidenziato nel documento, i quattro componenti del consiglio direttivo designati dagli enti locali, non hanno diritto di voto.
In primo piano, però, il disegno di legge pone la questione delle limitazioni per i residenti della zona portando l’esempio della realizzazione di una recinzione. Il permesso per la creazione di una recinzione a difesa di un campo coltivato o di un’area destinata all’allevamento si può ottenere solo dopo un lungo e farraginoso iter burocratico che, spesso, arriva quando ormai e tardi e gli animali selvatici presenti nell’area, hanno già distrutto le coltivazioni sbranato gli animali. A tal proposito il disegno di legge prevede che recinzioni in legno, rete metallica, cordoni elettrificati e altri materiali ecocompatibili, possono sempre essere realizzate e sarà sufficiente presentare regolare comunicazione all’ente Parco.
Altro punto su cui si sofferma la legge la perimetrazione e i confini dell’area protetta che, nel Disegno di Legge, dovranno essere sottoposti a verifiche ogni 10 anni. Il risultato dovrà essere pubblicato sugli albi pretori di tutti i comuni dell’area protetta e gli enti locali dovranno deliberare per mantenimento o modifica dei confini. Un disegno di legge che punta a rendere l’area protetta del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni davvero una grande opportunità di sviluppo, mettendo al centro delle decisioni gli enti locali che meglio conoscono le diverse realtà territoriali di cui è composta l’area protetta a sud di Salerno. Ora si spera nell’avvio dell’iter per rendere il disegno una legge a tutti gli effetti.