PNCVDA, ok alla riapertura dei centri di raccolta delle carcasse di cinghiali

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Ok all’attivazione degli altri centri di Raccolta delle carcasse dei cinghiali abbattuti nell’area del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni. A darne notizia il presidente Giuseppe Coccorullo che rende nota la decisione del Servizio Veterinario Nazionale che ha autorizzato l’apertura dei centri raccolta per iul trattamento e la commercializzazione della carne dei cinghiali abbattuti nell’ambito dei progetti di depopolamento della fauna selvatica.

Nei mesi scorsi, per i centri era stata disposta la chiusura vista la diffusione della peste suina africana nei territori di riferimento che rientravano come comuni in Zona Rossa. Un solo centro ha potuto offrire le attività di servizio necessarie che ha accolto 300 capi di cinghiali successivamente destinati alla commercializzazione della carne.

“Appena le strutture saranno fornite dell’elettricità e delle utenze necessarie alle attività, – annuncia il presidente Coccorullo saranno messe a disposizione della filiera della commercializzazione della carne da cinghiale”.

Intanto si sta lavorando affinché se ne possano realizzare altre. Intanto si procede anche con il potenziamento della rete dei selecontrollori. Infatti, come riferito dal presidente Coccorullo, si stanno già organizzando le prove di tiro per i selecontrollori selezionati che saranno poi autorizzati all’abbattimento dei cinghiali. Si intensifica dunque l’impegno dell’ente Parco verso una delle problematiche più rilevanti del territorio dell’area protetta, ossia la risoluzione della problematica della presenza dei cinghiali che, negli anni passati, ha provocato notevoli danni in particolare al settore dell’agricoltura con i campi che risultavano spesso danneggiati dall’invasione degli ungulati.

Il presidente Coccorullo, sin dal suo insediamento, si è subito adoperato sulla problematica mettendo in campo tutte le azioni necessarie per la riduzione della popolazione dei cinghiali. Anche dal Commissario Straordinario per l’emergenza della Peste Suina Africana, inoltre, arrivano importanti segnali annunciando l’arrivo di nuovi selecontrollori che saranno destinati anche ai territori esterni all’area protetta. Una promessa che, il Commissario Caputo, ha rivolto direttamente al presidente dell’ente Parco Coccorullo per potenziare le attività di riduzione della presenza di cinghiali nell’area.

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